Virus misterioso in Cina. I casi del virus misterioso che ha causato un focolaio nella città cinese di Wuhan sarebbero molti di più della cinquantina identificati finora, e arriverebbero a 1700. Lo affermano gli scienziati dell’Imperial College di Londra, in base a un calcolo che tiene conto del fatto che tre sono stati ‘esportati’ all’estero.
Le autorità sanitarie del Paese asiatico hanno confermato nel weekend 136 nuovi casi, compresa una terza morte causata dal nuovo coronavirus che da Wuhan si sta diffondendo anche in altre città.
E un turista britannico è in fin di vita in un ospedale thailandese, con il timore che si tratti della prima vittima occidentale del coronavirus. L’uomo, Ash Shorley, di 32 anni, avrebbe contratto il virus sull’isola di Koh Phi Phi, virus che ha portato al collasso di un polmone, e l’uomo è ora ricoverato a Phuket. La Corea del Sud, inoltre, oggi segnala il primo caso confermato di infezione, dopo i due registrati nei giorni scorsi in Thailandia e in Giappone.
A riferirlo è la Bbc online. In Corea del Sud i Centers for Disease Control and Prevention hanno reso noto che il caso riguarda una donna cinese di 35 anni, che presentava febbre e problemi respiratori dopo aver viaggiato da Wuhan, città dove è stato identificato il primo focolaio del virus. La paziente è stata messa in isolamento e curata in un ospedale locale.
Istituto superiore di Sanità: “Non escludiamo che virus arrivi in Europa”
«È verosimile che possa esserci stata una trasmissione interumana, da persona a persona, del coronavirus in Cina, anche se per ora è molto limitata». Lo afferma il direttore il Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza. Le conoscenze «sono in rapida evoluzione – ha precisato – ed è necessaria cautela sulle future previsioni. Al momento non possiamo escludere la possibilità che il virus arrivi pure in Ue o Italia; l’importante è identificare e isolare i casi».