Un’escalation di violenza si è verificata ieri, martedì 22 ottobre, nel carcere di Bellizzi, ad Avellino, dove due agenti di polizia penitenziaria sono stati sequestrati e brutalmente picchiati dai detenuti. A riportare la notizia è Ansa Campania.
Violenza nel carcere di Avellino: agenti sequestrati e detenuto aggredito brutalmente
L’episodio di violenza non si è fermato qui: un detenuto è stato vittima di una spietata aggressione punitiva da parte di altri carcerati, che gli hanno tagliato il lobo dell’orecchio e fratturato un braccio, rendendo necessarie immediate cure ospedaliere.
A denunciare quanto accaduto è stato Maurizio De Fazio, sindacalista dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP) della Campania, che ha lanciato un allarme sulla situazione all’interno della struttura. “È urgente ristabilire l’ordine e la sicurezza nel carcere di Bellizzi, soprattutto trasferendo i detenuti più pericolosi”, ha dichiarato De Fazio, sottolineando la necessità di interventi immediati.
Per ore la casa circondariale è rimasta sotto il controllo delle forze dell’ordine, impegnate a riportare la calma all’interno di un ambiente sempre più teso. Il segretario regionale dell’USPP Ciro Auricchio e il presidente Giuseppe Moretti hanno nuovamente puntato il dito contro il “fragile sistema di sicurezza” del carcere, criticando il regime di custodia aperta che consente ai detenuti maggiore libertà di movimento durante il giorno, aggravato dalla riduzione del personale penitenziario.
Ad Avellino, infatti, si registra un deficit di ben 60 unità tra gli agenti di polizia penitenziaria, un problema denunciato più volte ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria. “È necessario che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) disponga l’invio immediato dell’unità speciale del Gruppo Operativo Mobile (GOM) per ristabilire l’ordine”, ha ribadito l’USPP, esprimendo solidarietà agli agenti aggrediti.