Violentata dal nonno mentre dorme: prima i baci, poi i palpeggiamenti. “Fa’ la brava”

Violentata dal nonno a 13 anni mentre dormiva. Vittima una ragazza, Jade Edwards, ora 23enne, che ha deciso di denunciare il parente dopo anni. Gli abusi si consumavano di notte, in casa, e sono durati per molto tempo.

Una volta compiuti 16 anni la ragazza, di Liverpool, ha preso coraggio ed ha deciso di denunciare l’orco che le aveva rovinato la vita. Il dramma è poi proseguito perché a seguito del gesto della giovane, che ha portato all’arresto del nonno, la famiglia ha deciso di rinnegarla. Jade è una giovane donna ed ha una bella famiglia: due figlie che ama più della sua stessa vita. La giovane però ha un passato tragico e tormentato, segnato da anni di abusi sessuali perpetrati dal nonno paterno ed una famiglia che a seguito della denuncia della giovane nei confronti dell’uomo, ha deciso di rinnegarla.

Jade Edwards ha subito per anni le violenze sessuali messe in atto dal nonno paterno. La donna racconta che fino ad un certo punto della sua vita, il nonno era un punto di riferimento, poi qualcosa è cambiato. Nel 2009, infatti, si sarebbe verificato il primo episodio di violenza quando lei era poco più che 13enne. Una sera si trovava seduta sul divano in compagnia del nonno a guardare la televisione, quando ad un certo punto l’uomo ha provato a palparle i glutei. La ragazza racconta di essersi sentita in quel momento confusa , non riuscendo a comprendere cosa stesse accadendo; il nonno accortosi del fatto che la piccola Jade era sconvolta la rassicurava dicendo che non c’era nulla di male e che la nonna, tanto, stava dormendo quindi erano completamente soli.

Un altro episodio, invece, sempre secondo quanto sostenuto da Jade avrebbe avuto luogo 9 mesi dopo, quando il nonno abusò di lei mentre si stavano recando in spiaggia a Southport per una gita in famiglia. La ragazza, la quale viaggiava da sola in auto con il nonno, dice che l’uomo dopo aver spento il veicolo su cui viaggiavano in una zona appartata, avrebbe iniziato a palparla e baciarla: “Io piangevo e non sapevo cosa fare, ero spaventata e umiliata”. Il “nonno orco”, non si è fermato e numerosi sarebbero stati gli ulteriori episodi di violenze al termine dei quali, ogni volta, l’uomo le intimava di non raccontare niente a nessuno, minacciando la ragazza.

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