20 settembre 2024

Va a fare una nuotata e muore: Fano, Urbino e Perugia in lutto per Monia Andreani

Non ce l’ha fatta Monia Andreani, la docente universitaria colpita sabato 26 maggio da un infarto mentre nuotava all’altezza del circolo velico di Sassonia. La ricercatrice e saggista 45enne di Barchi è deceduta a 24 ore circa dal ricovero.

Secondo una prima ipotesi, a colpirla è stato un infarto quando era circa mezzogiorno. La donna è stata subito raggiunta dagli addetti al soccorso in mare dei vicini Bagni Maurizio, allertati dalle grida della gente. Monia era già stata trascinata a riva da una delle sue amiche, messe in allarme da un bambino. In quel momento era già priva di sensi.

I bagnini della spiaggia in concessione hanno eseguito le manovre del caso in attesa dei soccorsi che nel frattempo erano stati chiamati. I ragazzi hanno fatto tutto il possibile per salvare la situazione, che però ai sanitari dell’ospedale Santa Croce di Fano è apparsa subito molto grave. Pare che la donna sia stata colpita dal malore pochi minuti dopo essere entrata in acqua. Non si era neppure allontanata più di tanto dalla spiaggia. Esclusa da subito l’ipotesi della congestione, per via della muta.

Lutto e cordoglio a Fano e Senigallia dove Monia era molto conosciuta per le sue tante attività, sia professionali sia legate all’associazionismo. Era ricercatrice presso l’università di Urbino e assistente docente di diritti umani all’università per stranieri di Perugia. Una vera e propria passione, quella per il sociale, tanto da aver scritto saggi sui temi dell’assistenza e della relazione di cura, ma anche di bioetica, biopolitica e filosofia.

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