Ancora non c’è una decisione da parte del governo sulle restrizioni di Natale. Le misure al vaglio sono diverse, e al momento tutto ciò che circola sono solo indiscrezioni. Ma da ciò che trapela oggi potrebbe arrivare la decisione sulla zona gialla per le Regioni che attualmente sono arancioni.
Cosa cambierebbe quindi? Che da domani la Campania, Toscana, Valle d’Aosta e provincia autonoma di Bolzano potrebbero passare in zona gialla. Ma dopo qualche giorno scatterebbe la zona rossa per le restrizioni natalizie. L’ipotesi più probabile resta sempre quella di una zona rossa nei festivi e prefestivi, dal 24 al 27 dicembre, il 30 e 31 e il 5 e 6 gennaio o per l’intero periodo fino al 3.
Zona gialla prima del lockdown natalizio
Per le misure restrittive di Natale si tratta ancora sulle deroghe al divieto di spostamento, in particolare per consentire a congiunti non conviventi – non più di due – di unirsi ai familiari per il cenone. Il quadro dovrebbe essere definito oggi in Consiglio dei ministri, se non slitterà tutto ancora a domani. Intanto questo in arrivo è il weekend dell’esodo: treni sono già ‘sold out’, in particolare verso sud. Ed è proprio per questo fine settimana che è già previsto lo schieramento di almeno 70 mila unità delle forze dell’ordine.
L’Italia potrebbe tornare tutta gialla tra il 28-30 dicembre. Quindi coprifuoco dalle 22 alle 5. Trasporti pubblici, capienza al 50%. Superiori e università in DAD. Mascherina obbligatoria nelle elementari e medie. Smart working ai livelli massimi. Bar e ristoranti aperti dalle 5 alle 18. Centri commerciali chiusi nei weekend. Chiusi musei, mostre, bingo e casinò. Stop concorsi tranne per personale sanità. Nessuna novità per lo sport, con l’ok che permane agli allenamenti di calcetto. Per le Messe e l’accesso ai luoghi di culto, restano validi i Protocolli già in essere. Chiusi gli impianti sciistici.
Tre giorni da zona gialla: cosa si può fare
Nel caso in cui sarà confermato che da domani o dal 20 l’Italia sarà zona gialla ci si potrà spostare piuttosto liberamente nelle ore diurne. Resta in vigore il coprifuoco alle 22.
Riaprono bar e ristoranti: colazione e pranzo fuori saranno consentiti, aperitivo serale e cena no. Bar, ristoranti, pasticcerie e pub infatti, pur nel rispetto di tutta una serie di indicazioni (tra cui il numero di ingressi contingentato e un massimo di 4 persone sedute ad ogni tavolo) possono riaprire ma solo fino alle ore 18. Dopo le 18 possono dedicarsi alle consegne a domicilio (sempre consentite) e, ma solo fino alle 22, alla vendita di cibo da asporto, che però non può essere consumato nelle adiacenze dell’esercizio o comunque all’aperto.
In questi tre giorni “di libertà” sarà possibile spostarsi tra comuni, province, e regioni diversi solo per motivi di lavoro, necessità o salute. O per tornare alla propria residenza.
Dal 31 dicembre al 3 gennaio si tornerebbe ancora una volta alla zona rossa con le medesime restrizioni, quindi, previste per i giorni di Natale. Dal 4 al e 6 si dovrebbe tornare ad una maggior libertà. Ma il condizionale resta d’obbligo.