Sigilli ad un canile lager nel napoletano. Nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, a cura del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, è stata individuata un’area nel comune di Torre Annunziata utilizzata come canile abusivo, all’interno della quale erano rinchiusi 11 cani della razza “pastore tedesco”.
In particolare, i finanzieri del gruppo di Torre Annunziata, costantamente impegnati in servizi di controllo economico del territorio, hanno scoperto un’area all’interno della quale erano presenti numerosi animali chiusi dentro gabbie anguste e non idonee a garantirne il movimento, in precarie condizioni di salute e sprovvisti dei previsti documenti di identificazione. Inoltre, sono stati trovati anche medicinali per uso umano e medicinali per uso veterinario, tra i quali anche sostanze dopanti e psicotrope, il cui utilizzo improprio e/o la somministrazione incontrollata sono estremamente dannosi per la salute degli animali. I finanzieri, prontamente, hanno richiesto l’intervento del servizio veterinario del dipartimento di prevenzione dell’asl Napoli 3 sud, i cui medici hanno verificato lo stato di affaticamento degli animali ed hanno affidato gli stessi in custodia ad una struttura della zona.
Al termine dell’attività sono stati sequestrati, oltre agli animali, 34 scatole di medicinali per uso umano (anabolizzanti e sostanze psicotrope), 52 scatole di medicinali per uso veterinario, di libera vendita, ma in pessime condizioni di conservazione, 2 “trasportini” per cani, 16 gabbie ed un automezzo; mentre, un 44enne di Torre Tnnunziata è stato denunciato a piede libero alla procura della repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata per maltrattamento di animali.
Le indagini proseguono allo scopo di individuare altri eventuali responsabili di tali illeciti comportamenti, al fine di scongiurare che tali situazioni possano essere reiterate, alimentando un sempre più fiorente commercio illegale di animali domestici di varie specie e natura.