20 settembre 2024

Strani malori a scuola: quattro ragazzini morti in venti giorni. I sintomi da controllare

Melissa La Rocca, 16 anni. Rathor Sukhraj, 14 anni. Alessia Rusu, 8 anni. E oggi, a Milano, una 12enne sul bus diretto a scuola. Sono i quattro giovanissimi studenti morti nel giro di un mese in circostanze drammatiche e tutti, apparentemente, stroncati da un malore. Una coincidenza?

Scuola, morti 4 ragazzini: una scia di sangue

Melissa e Rathor

Ha fatto parlare di sé la morte di Melissa, la 16enne dell’istituto Leonardo Da Vinci di Salerno morta davanti ai compagni di classe mentre stava svolgendo degli esercizi di matematica alla lavagna. Lo scorso 7 ottobre il cuore della giovane tifosa della Salernitana ha smesso di battere. In quel caso, a stroncare la vita della giovane sarebbe stata una patologia cardiaca ereditaria non diagnosticato. A confermare l’ipotesi il rinvenimento di macchie nere ai piedi e alle mani dopo il decesso, che hanno fatto subito pensare a un problema circolatorio.

Rathor aveva 14 anni. Si è sentito male durante l’ora di educazione fisica all’istituto ITT Barsanti di Castelfranco Veneto. Per lui si è ancora in attesa dei risultati dell’esame autoptico ma a stroncarlo sarebbe stato, come nel caso di Melissa, un problema cardiaco forse non diagnosticato in tempo. Il giovane aveva sofferto in passato di epilessia ed aveva ricevuto cure dalle strutture sanitarie del posto per questo disturbo.

Alessia e la 12enne di Milano

Alessia Rusu è morta invece ieri in una scuola di Monterotondo, in provincia di Roma. La bimba aveva solo 8 anni. In quest’altra tragica circostanza, invece, non ci sarebbe stato alcun problema di salute congenito che ha strappato la vita alla bimba di 8 anni. Il malore è sopraggiunto mentre stava mangiando. Secondo una prima ispezione cadaverica, sarebbe morta per soffocamento: un pezzo di cibo le è rimasto incastrato in gola impedendole di respirare. Ma a ucciderla potrebbe essere stata una reazione allergica o una crisi cardiocircolatoria per una malformazione congenita. Soltanto l’autopsia potrà fare definitiva luce sulle cause e stabilire se Alessia sia morta per soffocamento o per altro.

Sembra invece più chiara la natura del malore che ha strappato prematuramente alla vita V.A., la bimba di 12 anni che si è sentita male in via Novara, sul bus diretto a scuola, a Milano. La ragazzina ha avuto un’emorragia cerebrale che le ha provocato un arresto cardiaco. L’emorragia cerebrale è una condizione neurologica acuta grave, provocata dalla rottura di un vaso sanguigno cerebrale con conseguente fuoriuscita di sangue all’interno della scatola cranica. A provocarlo può essere un trauma, oppure un aneurisma cerebrale o un’ipertensione arteriosa.

Il caso di Miriam Laezza

Ai quattro ragazzi deceduti a scuola (o nelle adiacenze), si va aggiungere poi la tragedia di Miriam Laezza, la bimba di 5 anni morta nella scuola di danza di Cardito (Napoli) davanti alle amichette. La bimba sarebbe deceduta per un arresto cardiocircolatorio dopo il trasporto all’ospedale San Giovanni Di Dio di Frattamaggiore. Come nel caso di Melissa e di Rathor, anche Miriam avrebbe sofferto di un problema cardiaco congenito.

Sintomi da tenere sotto controllo: a scuola e fuori scuola

I quattro decessi non sono riconducibili dunque a un’unica causa. Se infatti la morte di Melissa e di Rathor sono stati determinati da patologie cardiache, spesso non diagnosticate in tempo, per Alessia e per la 12enne milanese le cause sembrano diverse. Ad ogni modo ci sono dei sintomi da tenere in considerazione per prevenire eventuali attacchi emorragici o infarti che possano colpire anche i giovanissimi, spesso quando sono a scuola, in condizioni di stress fisico e psicologico.

L’emorragia cerebrale, si presenta di solito con forte mal di testa, che non risponde ai normali farmaci antidolorifici, nausea e vomito, deficit motori o visivi, crisi epilettiche, perdita di coscienza e coma. Per la diagnosi è necessaria l’esecuzione di una TC di urgenza, coadiuvata da una serie di analisi ematochimiche (sul sangue) ed esami strumentali. Per l’arresto cardiaco, invece, i sintomi più frequenti sono : collasso cardiocircolatorio, assenza di polso, assenza di respiro, perdita di conoscenza, convulsioni e cianosi pallida. Questi sintomi insorgono solitamente senza alcun preavviso e inaspettatamente, anche se, in alcune rare situazioni, possono essere preceduti da fatica, senso di svenimento, perdita dei sensi, vertigini, dolore toracico, respiro corto, palpitazioni e vomito.

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