Staff sindaco, arrivano i decreti di nomina. Saranno tre – almeno per ora – i collaboratori ufficiali del primo cittadino Angelo Liccardo. Lavoreranno al Comune, dopo le polemiche delle scorse settimane relative al loro utilizzo (furono definiti “abusivi” da alcuni esponenti politici del territorio), con contratti a tempo determinato e part-time. Si tratta di Michele Napolano, dottore commercialista, candidato al Consiglio comunale e vicino alle posizioni politiche del consigliere provinciale Antonio Di Guida; Anna Sorrentino, avvocato residente a Portici; e Lino Catuogno, ragioniere, già delegato cittadino del Pdl e molto noto negli ambienti ecclesiastici della città. I tre supporteranno Liccardo, in particolare, nelle funzioni di esercizio relative all’ambito legale, economico-finanziario e sociale. I contratti, che avranno efficacia a partire da domani, avranno la durata di un anno. Nomine attese da tempo, insomma, e che potrebbero scatenare tuttavia nuove polemiche.
Il tema del momento resta la bocciatura del bilancio da parte dei revisori. Ma intanto a tenere banco in città è la bocciatura del bilancio previsionale ad opera del collegio dei revisori dei conti. Dalla relazione del collegio dei revisori, presieduto da Augusto Gomez de Ayala, si evince che la valutazione è fondata sull'”incongruità e inattendibilità delle previsioni di bilancio”, con particolare riferimento al gettito Ici e alle entrate previste sul fronte dell’addizionale Irpef, scesa quest’anno di mezzo punto: dallo 0.8 per cento allo 0.75 per cento. “A fronte di questo decremento dell’aliquota – evidenzia il Collegio – vi è una previsione di entrata superiore a quella dell’anno precedente, ovvero 2 milioni e 400 mila euro anziché 1 milione e 700 mila euro”. Un incremento che non sarebbe giustificato.
Le parole di Longoni e Liccardo. La difesa dell’Amministrazione è affidata a Paolo Longoni, assessore al Bilancio ed esperto in finanza pubblica. “Il parere sfavorevole emesso dal Collegio – dice – è a nostro avviso infondato. Replicheremo in Consiglio, fornendo ai consiglieri tutte le delucidazioni del caso. I revisori hanno analizzato dati disomogenei tra loro. Avrebbero fatto meglio a confrontarsi prima con la sfera dirigenziale dell’Ente, dalla quale avrebbero ottenuto tutti i chiarimenti”. Di pressioni e delle eventuali ripercussioni politiche non vuol sentir parlare il sindaco Angelo Liccardo: “Siamo sereni e convinti di aver ben operato – aggiunge – Non eserciterò pressioni sui consiglieri: ognuno deve votare secondo coscienza e assumendosi le proprie responsabilità. Dovremo optare per un sì o per un no, con la chiarezza che richiede la città”. Ma intanto il tempo stringe ed è già scattata la diffida della prefettura. Il bilancio dovrà essere approvato in entro e non oltre il 26 dicembre.