Si stanno svolgendo ora a Somma Vesuviana i funerali DI Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso con ben undici coltellate da un diciannovenne americano. La chiesa di Santa Croce di Santa Maria del Corso già dalle 10 e 30 contava oltre 400 persone. I banchi della chiesa sono completamente pieni e decine di persone sono in piedi nelle navate laterali. Altre decine di persone, oltre i volontari della Protezione Civile e ai militari, sono sul piazzale esterno.
I funerali del carabiniere
Sempre all’esterno sono allineate le corone di fiori del presidente della Repubblica, dei presidenti del Senato e della Camera, del ministro della Difesa, del comando generale dell’Arma dei carabinieri e della compagnia Roma Centro, alla quale apparteneva il militare. A fine cerimonia, vi sarà poi il picchetto di onore dei carabinieri, in alta uniforme.
La cerimonia funebre sarà officiata dall’Ordinario militare monsignore Santo Marcianò. Il feretro sarà portato a spalla da un picchetto di sei carabinieri in alta uniforme. Nel corso della cerimonia la moglie, Rosa Maria Esilio, leggerà una preghiera. Anche il comandante dell’Arma dei carabinieri, generale Giovanni Nistri, parlerà brevemente mentre al termine della cerimonia, monsignore Marcianò leggerà la preghiera del carabiniere. Sono presenti anche i componenti dell’associazione cavalieri di Malta della quale Cerciello Rega faceva parte per svolgere attività di volontariato.
Ieri la camera ardente
Anche ieri durante la camera ardente allestita nella cappella del Palazzo Monte di Pietà a Roma, sede del Consiglio di Stato, vi era un’interminabile fila di persone che voleva rendere omaggio al servitore dello stato campano. Luogo scelto non a caso, in quanto si trova alle spalle della stazione Farnese, in cui Mario Cerciello Rega prestava servizio.
Presenti i rappresentanti politici, tra cui il premier Conte, a colloquio con la famiglia per più di un’ora, la sindaca di Roma Raggi, Giorgia Meloni, il prefetto Pantalone e il comandante generale dell’Arma Nistri. Tra i presenti anche Rita Dalla Chiesa e Flavio Insinna.
A colpire di più però era la presenza dei numerosi colleghi del vicebrigadiere accompagnati dalle mogli e dalle fidanzate. Era assente invece Andrea Varriale che era in servizio con Mario al momento dell’aggressione, il quale ha assistito alla morte del collega – amico, ed ora è in uno stato assai provato come hanno dichiarato i resto dei componenti della stazione Farnese.
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