20 settembre 2024

Sindrome di Kawasaki, bimba di 5 anni in fin di vita. Il papà: “Non aprite le scuole”

Pubblica la foto della figlia affetta da sindrome di Kawasaki e invita a non riaprire le scuole. Succede in Inghilterra. L’autore dello scatto è Piers Roberts, il papà della piccola Scarlett, 5 anni appena. Lo scatto è apparso sui social a mo’ di denuncia.

Gran Bretagna, pubblica la foto della figlia affetta da sindrome di Kawasaki: non riaprite le scuole

L’uomo ha postato sui social una foto della bambina nel letto d’ospedale attaccata ai macchinari. Chiede alle istituzioni britanniche di rimandare la riapertura delle scuole. Come riporta il Mirror, la bambina aveva contratto prima il Covid-19, in forma lieve, perché contagiata a scuola prima della chiusura. Poi ha lentamento sviluppato quello che si teme sia un effetto collaterale del Covid-19: la sindrome di Kawasaki.

«Ha solo il 20% di chance di sopravvivere», dice il padre, insegnante di Wakefield, nello Yorkshire. Poi l’appello al primo ministro Boris Johnson: «Non riaprite le scuole, potrebbero trasformarsi in campi di sterminio per i bambini». Roberts ha voluto condividere la sua storia per mettere in guardia il governo del Paese con il più alto numero di vittime da coronavirus nel continente europeo.

Tuttavia, nonostante gli appelli del papà di Scarlett, Boris Johnson ha annunciato che tutti gli istituti scolastici saranno riaperti a partire dal primo giugno. Per questo i genitori sono preoccupati. Se il coronavirus ha risparmiato soprattutto i più giovani, lo stesso non si può dire della Sindrome di Kawasaki. L’obiettivo di Piers è scoraggiare la riapertura e ritardarla il più possibile per scongiurare una nuova epidemia.

Anche la mamma di Scarlett, Naomi, ha raccontato su Facebook la battaglia della figlia contro la sindrome di Kawasaki, sottolineando che sei settimane prima era perfettamente sana: «Improvvisamente i suoi organi hanno “ceduto” ed è stato necessario il ricovero in ospedale». Il collegamento tra sindrome di Kawasaki e coronavirus è ancora al vaglio degli scienziati.

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