20 settembre 2024

Sindaci Afragola e Casalnuovo: “Il Presidente dell’Anci prenda distanze da De Luca”

«Ad eccezion fatta dell’imbarazzatissimo Pd, che ha solo timidamente criticato le parole di De Luca sul premier Meloni, l’intero mondo della politica, da Renzi a Mastella, passando per Calenda, ha duramente condannato le volgari esternazioni del governatore campano», Così in una nota comune i sindaci di Afragola, Antonio Pannone (componente del Direttivo Anci Campania) e di Casalnuovo di Napoli, Massimo Pelliccia (vice Presidente Anci Campania).

Pannone e Pelliccia contro De Luca chiedono presa di distanza dalle sue affermazioni contro la Meloni

«Spiace – continuano i sindaci – che, a distanza di più di 24 ore da un così triste episodio, che lede la credibilità delle istituzioni e rischia di compromettere in maniera inaccettabile il pur necessario confronto tra Governo e autonomie locali, il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, dotato di grande equilibrio e di non comune sensibilità istituzionale, presente ieri a Roma a capo della delegazione delle fasce tricolori campane, non abbia ancora preso le distanze dal Presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, stigmatizzandone i comportamenti inappropriati usati verso le forze dell’ordine e le gravi parole (anche insultanti) rivolte al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni».

I due cittadini poi proseguono: «Da sindaci campani, associati all’Anci, invitiamo l’amico Carlo Marino a dissociarsi dalle dichiarazioni di Vincenzo De Luca. L’Anci è una splendida realtà ricca di risorse e di prospettive di crescita che deve continuare a contraddistinguersi per senso delle istituzioni e rispetto di tutte le comunità che rappresenta; pertanto, non può essere trascinata nella deleteria deriva insultante innescata da De Luca a danno del Premier Meloni. Scriveremo anche al presidente nazionale, Antonio Decaro, per chiedergli la medesima presa di distanza: bisogna rientrare, come sottolinea lo stesso Presidente Marino, nell’alveo di una corretta dialettica istituzionale e di una unitaria e fattiva collaborazione, che metta al primo posto gli interessi delle comunità campane».

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