19 settembre 2024

Sequestrata pensione per cani abusiva a Giugliano: 40 cani rischiavano la vita

I carabinieri del NAS e l’ASL Napoli 2 Nord hanno sequestrato una pensione per cani di Giugliano, posta tra Licola e Varcaturo.

Senza acqua, ciotole rovesciate e senza un’area di riposo adeguata: queste le condizioni in cui sono stati trovati i 40 cani ospitati.

40 cani senza acqua e in condizioni di degrado: sequestrata pensione per cani a Giugliano

L’allaccio per l’acqua era abusivo e le bottiglie e cisterne erano esposte al sole. Le ciotole e i secchi per l’acqua, facilmente rovesciabili, impedivano inoltre ai cani di dissetarsi adeguatamente, un problema aggravato dalle alte temperature delle ultime settimane.

L’ASL ha poi sottolineato che il custode giudiziario non ha comunicato variazioni nella gestione della struttura, violando gli obblighi di custodia imposti dal sequestro precedente del 2 luglio. I cani sono stati poi trasferiti in un luogo sicuro per ricevere le cure necessarie.

La denuncia del deputato Francesco Emilio Borrelli

Il caso è stato reso pubblico dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha condiviso foto e video della pensione sui suoi canali social, denunciando la situazione. «Troppi canili abusivi, troppi animali costretti a vivere in condizioni deplorevoli», hanno commentato Borrelli e Giovanni Sabatino, presidente dell’Ente Riserve Volturno, Licola, Falciano.

Hanno richiesto azioni preventive e controlli più rigorosi per contrastare il fenomeno dei “canili lager“, sottolineando la necessità di pene più severe per chi maltratta gli animali. I video condivisi hanno suscitato una forte indignazione online, con molti utenti che hanno espresso la loro solidarietà verso gli animali, sottolineando che “i cani sono esseri innocenti e non dovrebbero soffrire per la negligenza umana”.

Dopo il sequestro e l’interruzione della fornitura d’acqua dovuta all’allaccio abusivo, il sindaco Nicola Pirozzi ha donato una cisterna da 5.000 litri per garantire l’approvvigionamento immediato per gli animali. Prima di questo intervento, alcune volontarie avevano già fornito acqua, ma hanno denunciato il rischio di infezioni per i cani, che non potevano essere lavati e si trovavano da giorni in condizioni igienico-sanitarie critiche.

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