Sant’Antimo. Rosa Di Domenico nelle mani dell’Isis? Indaga anche l’antiterrorismo

Nuova svolta nel caso di Rosa Di Domenico, la 15enne scomparsa da Sant’Antimo lo scorso maggio. Ora indaga anche la sezione antiterrorismo della procura di Napoli. La ragazzina sarebbe stata rapita da Alì Quasib, 27enne pakistano residente a Brescia.

Al momento c’è massimo riserbo sulla vicenda. L’indagine prosegue parallelamente alle altre due avviate nei mesi scorsi dalla stessa procura di Napoli e da quella presso il Tribunale Napoli Nord riguardanti sia il presunto rapimento sia le foto di contenuto pedopornografico che la ragazza sarebbe stata costretta a farsi scattare dal sospettato. Secondo i nuovi spunti investigativi, Rosa Di Domenico potrebbe aver aver intrapreso un percorso di islamizzazione e potrebbe ora trovarsi all’estero, forse in uno dei paesi del Medio Oriente dove sono attive le milizie dell’Isis.

Dalle poche indiscrezioni trapelate, uno degli elementi alla base della nuova indagine sarebbe la presunta vicinanza ad ambienti radicalizzati da parte di alcuni immigrati che fanno parte della cerchia di persone vicine ad Alì. Il pakistano – secondo le indagini – avrebbe irretito la ragazza attraverso contatti su Facebook. I familiari, assistiti dall’avvocato Maurizio Lojacono, hanno più volte sollecitato gli organi investigativi perché venisse impresso un più incisivo impulso alle indagini per la ricerca di Rosa. È stato denunciato anche un atteggiamento di omertà opposto agli inquirenti da esponenti della comunità pakistana, che rende assai complicato la soluzione del caso. Una richiesta di archiviazione era stata respinta nel luglio scorso dal gip che aveva ordinato nuove indagini.

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