Rissa in aliscafo, Sal Da Vinci aggredito e minacciato per difendere Fatima Trotta

Sal Da Vinci ha difeso Fatima Trotta e la corista del musical da uomo che aveva inveito contro le due donne per futili motivi. Questo il motivo alla base del violento litigio avvenuto a bordo di un aliscafo diretto da Procida a Napoli.

Rissa in aliscafo, Sal Da Vinci aggredito e minacciato per difendere Fatima Trotta

A innescare la miccia il posizionamento di alcuni bagagli nell’apposito vano. Per far posto alle valigie, Fatima Trotta e la corista avrebbero spostato un pacchetto, scatenando la reazione di un passeggero, 58 anni, dipendente dell’azienda che si occupa di nettezza urbana a Procida.

“L’uomo ha inveito in modo sguaiato e volgare contro le due donne, alzandosi e sbraitando. – denuncia Sal Da Vinci – Tornando al posto ha incrociato me. Gli ho chiesto se fosse quello il modo giusto per trattare due donne. Lui è rimasto in silenzio e mi ha sferrato un cazzotto al volto”. Di qui la rissa, raccontato da più testimoni, alla quale avrebbe preso parte anche Francesco, figlio di Sal Da Vinci, “che ha rimediato il secondo pugno per difendermi, mentre mia moglie ha evitato che io reagissi”, racconta il cantante. Che aggiunge di essere stato minacciato: “Quell’uomo mi ha detto: ‘So chi sei, ti vengo a sparare’”.

Dopo le grida e gli spintoni, il comandante dell’ aliscafo ha richiesto l’intervento dei carabinieri. I militari hanno diviso i litiganti e riportato la calma. Sal Da Vinci e il passeggero coinvolto nella lite hanno poi raggiunto la caserma dei Carabinieri, dove hanno sporto entrambi denuncia, e dopo qualche ora sono ripartiti per Napoli.

“Quel che è certo – continua il cantante – è che Fatima Trotta ha rimediato un ematoma nelle colluttazioni, mio figlio ha preso un colpo al labbro e io, che odio la violenza e non litigo mai, sono ancora sotto choc. Ho l’impressione – prosegue Sal Da Vinci – che l’aggressore cercasse un pretesto per aggredirmi, dopo avermi riconosciuto. Naturalmente quanto accaduto non inficia minimamente il rapporto privilegiato che ho con Procida, isola che amo, ma spero che si faccia giustizia su quanto accaduto: non voglio neanche immaginare che finisca tutto come in una bolla di sapone”.

Sull’episodio è intervenuto, attraverso la pagina Facebook ufficiale, anche il Comune di Procida che ha espresso “piena solidarietà all’artista, alla sua famiglia, a Fatima Trotta e a tutto il gruppo di lavoro. L’episodio segna purtroppo negativamente la sua partenza dopo una permanenza assai gradita sull’isola che tanto lo ha apprezzato come artista e come uomo. La comunità di Procida gli è vicina e condanna tutte le forme di violenza che sono lontane dal suo vissuto di territorio accogliente”.

Ti potrebbe interessare

Torna in alto