Domani 27 febbraio è il giorno tanto atteso: arriva il pagamento del reddito di cittadinanza di febbraio. L’importo della seconda mensilità del 200 verrà caricato dall’INPS sulla card di tutti i beneficiari. La somma varia a seconda del proprio reddito dichiarato tramite ISEE.
Quando effettueranno la ricarica di febbraio 2020
Domani, 27 febbraio, arriva il RdC. Un sospiro di sollievo per tutti quelli che attendono il pagamento necessario a fronteggiare spese alimentari e bollette del mese. Si tratta dell’undicesima ricarica per chi ha presentato domanda nel marzo del 2019, cioè il primo termine utile a partire dal quale il Governo ha reso possibile l’ottenimento del beneficio economico a favore dei meno abbienti. Tuttavia è importante fare una distinzione: la ricarica arriverà soltanto per chi ha presentato l’ISEE aggiornato entro il 31 gennaio o per chi ha presentato la prima domanda di concessione del reddito a gennaio.
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Ritardi nella ricarica
I ritardi invece si presentano in due casi. Per chi non ha ancora inoltrato un ISEE entro gennaio e per chi ha presentato la prima domanda di reddito nel mese di febbraio. Se nella prima ipotesi, i tempi di erogazione del sussidio saranno più lungo, nel secondo, invece, qualora l’INPS accogliesse l’istanza, l’elaborazione e il pagamento della somma dovuta avverrà a partire dal 15 marzo contestualmente alla consegna della card. A conferma dell’accoglimento della domanda, arriverà un sms sull’utenza del destinatario oppure una mail al suo indirizzo mail.
Sospensione o decadenza del reddito
L’erogazione del sussidio inoltre è oggetto di sospensione per tutti quelli che non hanno ancora rinnovato l’ISEE. La sospensione è valida fino a quando il richiedente non rilascia il nuovo ISEE all’INPS. E’ importante però evidenziare come la sospensione sia un provvedimento diverso dalla decadenza. Nel primo caso, infatti, la misura verrà di nuovo disposta a favore del beneficiario una volta effettuati tutti gli adempimenti richiesti per legge. Viceversa, la decadenza comporta una perdita del sussidio per sopravvenuta mancanza di determinate condizioni (ad esempio i requisiti economici).
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Come riattivare il reddito di cittadinanza
Nel caso della sospensione, basterà dunque inviare un ISEE aggiornato. Nel caso del beneficiario decaduto, invece, per attivare il RdC, bisognerà invece presentare una nuova domanda all’INPS. Per saperlo, bisognerà conoscere lo stato delle richieste e l’importo del sussidio nell’area privata dell’INPS. In questo spazio, una volta inserite le proprie credenziali ed effettuato il log-in, occorre cliccare sulla voce relativa allo stato del reddito di cittadinanza e l’eventuale motivazione della sospensione o della decadenza.