20 settembre 2024

Reddito di cittadinanza, da marzo cambia l’importo: potrebbe esserci un aumento

Novità in arrivo per coloro i quali percepiscono il reddito di cittadinanza. A partire dal mese di marzo, l’assegno verrà erogato direttamente sulla carta e non sarà necessario fare alcuna domanda. Il meccanismo avverrà infatti in automatico. A poter usufruire di questo servizio saranno le famiglie con figli a carico comprese dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni.

Reddito di cittadinanza, da marzo cambia l’importo: potrebbe esserci un aumento

Per calcolare l’ammontare dell’assegno, si deve sottrarre all’importo del reddito di cittadinanza la quota relativa ai figli a carico. A questa cifra andrà aggiunto l’importo dell’assegno unico con le eventuali maggiorazioni. Ecco perché, secondo le prime stime, il reddito di cittadinanza potrebbe subire un lieve aumento nel suo importo.

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Ma quindi cosa cambia? Come ricorda Today, la rata mensile del Reddito di cittadinanza è calcolata in riferimento al Reddito familiare, a sua volta determinato sulla base di quanto presente in Isee come somma dei redditi e dei trattamenti esenti (non assoggettati ad Irpef), percepiti da tutti i componenti il nucleo familiare.

Gli importi considerati sono quelli relativi a due anni antecedenti a quello di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Tra i trattamenti assistenziali rilevanti rientrano, ad esempio, gli assegni al nucleo familiare/assegni familiari, gli assegni familiari dei comuni ai nuclei numerosi, l’assegno sociale/pensione sociale, la carta acquisti ecc.

L’Inps fa sapere, però, che il reddito familiare non coincide sempre con quanto viene riportato dall’Isee che va costantemente aggiornato. L’Istituto nazionale fa sapere che da gennaio 2022 le operazioni di aggiornamento dei trattamenti assistenziali verranno svolte “anche su altre tipologie di trattamenti assistenziali che sino ad oggi non erano stati aggiornati ai fini della determinazione del reddito utile per l’erogazione di RdC”. Fra queste rientrano gli aumenti delle pensioni o degli assegni sociali che spettano ad alcune particolari categorie e la quattordicesima.

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