20 settembre 2024

Pasqua, la liturgia del giovedì santo: significato della lavanda dei piedi del giovedì santo

Con giovedì santo si indica il giovedì precedente la Domenica di Pasqua, vediamo la liturgia del giovedì santo e il significato della lavanda dei piedi. Nell’anno liturgico romano della Chiesa cattolica, il giovedì santo è inoltre denominato in latino Feria Quinta in Cena Domini (in italiano “Giovedì della Cena del Signore”); nella Chiesa ortodossa viene indicato con la denominazione di “Santo e Grande Giovedì'”.

Al centro della liturgia di questa giornata c’è soprattutto la commemorazione dell’Ultima Cena, con l’annuncio del tradimento di Giuda, l’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio Ministeriale, e la cerimonia della lavanda dei piedi. Il giovedì santo è caratterizzato soprattutto dalla messa nella Cena del Signore: in questo giorno non si può celebrare la Messa secondo altri formulari. La santa Comunione può essere distribuita solo nella Messa ma agli infermi può essere distribuita in qualunque ora del giorno.

Liturgia del giovedì santo e significato lavanda dei piedi

Nella forma ordinaria, questo giorno è diviso tra il tempo di Quaresima e il tempo del Triduo Pasquale: questo giorno è sia l’ultimo giorno di Quaresima che il primo giorno del Triduo Pasquale, ma in modo tale che i due tempi non si sovrappongano: infatti, la Quaresima termina prima che inizi la messa in Cena Domini, con il cui inizio comincia contestualmente il Triduo Pasquale.

Nella forma straordinaria, questo giorno è per intero sia il terzultimo giorno di Quaresima che il primo giorno del triduo sacro. La Messa in Cena Domini è seguita dall’adorazione del Santissimo Sacramento deposto all’Altare della reposizione.

Lavanda dei piedi: significato

La lavanda dei piedi è il gesto che Gesù ha compiuto durante l’Ultima Cena. Il fatto è narrato nel Vangelo secondo Giovanni: 13,1-15. Questo gesto della lavanda dei piedi non è altro che un simbolo dell’amore di Dio. Il gesto riassume tutta la vita di Gesù, il quale non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la Propria vita in riscatto per molti”.

Il gesto che compie Gesù non è dunque da intendersi come un rituale di purificazione sullo stile di quelli giudaici, ma viene visto come il simbolo della purificazione che attuerà per coloro che Gli appartengono con la Sua passione, morte e risurrezione, gesto estremo di amore per noi.

Lavarsi i piedi gli uni gli altri significa per i cristiani fare memoria dell’amore che Gesù ha avuto per i suoi discepoli. La Chiesa cattolica rivive il gesto della lavanda dei piedi durante la liturgia del Giovedì santo, nella Messa in Cena Domini. Questa memoria prende anche il nome di Mandatum. I cistercensi praticavano questo gesto settimanalmente, ogni sabato, all’interno della loro comunità.

La lavanda dei piedi nel Vangelo

Il gesto del lavare i piedi era riservato ai servi o agli schiavi, esso è un dunque un gesto di estrema umiltà ed umiliazione, il cui senso è spiegato da Gesù stesso: “Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò che vi ho fatto? Voi Mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque Io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto Io, facciate anche voi”.

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