Omicidio Giulia: Impagnatiello “in grado di intendere e di volere”

Quando ha ucciso la fidanzata incinta con 37 coltellate Alessandro Impagnatiello era “capace di intendere e di volere”.

Omicidio Giulia: Impagnatiello “in grado di intendere e di volere”

Questo l’esito della perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise di Milano nell’ambito del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio 2023 a Senago, in provincia di Milano, dal compagno mentre era incinta al settimo mese. Il corpo della giovane venne trovato solo dopo 4 giorni di ricerche. Era nascosto in un’intercapedine vicino a un box. Secondo la difesa l’ex barman era affetto da un disturbo della personalità di tipo “paranoide”, una tesi smentita dalla perizia psichiatrica.

“Non vi sono elementi per ritenere che al momento del fatto trovino applicazione i requisiti psichiatrici per ritenere un vizio di mente parziale o totale”, dice uno dei passaggi fondamentali della perizia affidata dalla presidente della Corte d’Assise Antonella Bertoja allo psichiatra forense Pietro Ciliberti e al medico legale Gabriele Rocca. Ora, con l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione, Alessandro Impagnatiello rischia l’ergastolo. 

Ti potrebbe interessare

Torna in alto