21 settembre 2024

Omicidio ginecologo Ansaldi: il mistero del guanto indossato dalla vittima

Il mistero che avvolge la morte di Stefano Ansaldi, ginecologo napoletano di 65 anni ucciso a Milano, si infittisce. Secondo gli inquirenti l’ipotesi piรน plausibile รจ la rapina finita male, ma sono ancora tanti i nodi da sciogliere. E tanti sono gli elementi rinvenuti sulla scena del crimine che porterebbero gli investigatori ad indagare su altre direzioni.

Il guanto

A cominciare da uno: un guanto. La vittima, dopo essere stata uccisa, indossava un guanto in lattice. Certo, con la pandemia i guanti sono stati descritti come una protezione necessaria per evitare il virus. Ma Ansaldi era un medico stimato, uno scienziato aggiornato, sapeva bene che proprio lโ€™Oms ha fatto retromarcia sulla reale utilitร  per difendersi dal Covid. E quindi perchรฉ lo indossava?

Intanto, il coltello che ha reciso la carotide del medico รจ stato rinvenuto dagli inquirenti e repertato dalla Polizia Scientifica come prova numero uno. Potrebbero esserci le impronte dellโ€™autore e dare cosรฌ una svolta alle indagini.

Il biglietto di sola andata

Il periodo di permanenza a Milano รจ un altro punto da chiarire. Alla famiglia avrebbe riferito di dover incontrare una persona a Milano ma che sarebbe rientrato poche ore dopo. Dalle attivitร  investigative, perรฒ, รจ emerso che Ansaldi aveva acquistato un biglietto di sola andata per Milano. E dunque non รจ chiaro quanto sarebbe rimasto nella cittร  meneghina. Controllando gli orari dei treni, il medico aveva due possibilitร  per rientrare: prendere il Frecciarossa delle 18:10 oppure l’intercity delle 23 e farsi 11 ore di viaggio. Eppure il medico รจ stato trovato senza vita intorno alle 18:30. Quindi il treno ad alta da velocitร  รจ da escludere. Ci sarebbe l’altro, l’intercity. Ma non sarebbero state troppe 11 ore di viaggio, soprattutto per un uomo di 65 anni, sebbene in salute, per una semplice visita di cortesia?

La visita alla sorella

Poi c’รจ un’altra domanda a cui gli inquirenti stanno cercando di rispondere. Che cosa ci faceva Ansaldi nella cittร  meneghina? E chi doveva incontrare? La prima ipotesi degli investigatori รจ che fosse arrivato a Milano per un saluto pre natalizio alla sorella, residente nella cittร  meneghina da anni. Successivamente si รจ scoperto che tra i due non vi erano rapporti idilliaci. E non รจ tutto: la sorella, infatti, era in procinto di andare a Napoli proprio per le feste, quindi non cโ€™era alcuna fretta di percorrere mezza Italia in treno per un saluto fugace.

Il cambio delle giacche

Altro elemento centrale nell’inchiesta coordinata dal pm Adriano Scudieri รจ il comportamento degli assassini. Dopo l’omicidio si sono cambiati gli abiti per confondere le ricerche e questo fa pensare a un piano premeditato.

Dalle indagini sarebbe anche emerso che non ci sarebbe un legame tra l’omicidio di via Macchi e un’altra aggressione avvenuta nella medesima zona. Infatti poco dopo l’assassinio di Ansaldi, in via Boscovich, un uomo di 72 anni che stava rincasando รจ stato bloccato, buttato a terra e rapinato di cellulare e orologio. Inizialmente c’era il forte sospetto che ci potesse essere un collegamento ma si tratterebbe di due episodi distinti.

 

 

 

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