“Eā VERO ti ho fatto del male e per questo ti chiedo scusa…Lo so che farai fatica a credermi ma di me non devi avere piĆ¹ paura non devi temere piĆ¹ niente”.
Sono le parole di un lungo post di Ciro Russo scritto 20 giorni fa e dedicato alla sua ex moglie.Ā Maria Antonietta, la sua ex moglie che oggi combatte tra la vita e la morte al centro grandi ustionati di Bari, dopo che proprio lui dueĀ giorni fa ha dato fuoco alla sua auto con la donna ancora all’interno.
Ieri alle ore 21.50 circa, nelle adiacenze di una pizzeria di Reggio Calabria, a seguito di incessanti ricerche coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, gli investigatori della Squadra Mobile reggina e del Servizio Centrale Operativo della polizia di Stato di Roma, hanno localizzato e catturato il ricercato, gravemente indiziato del tentato omicidio della moglie ROSITANI Maria Antonietta.
Lāuomo ĆØ colpito da un provvedimento di fermo dāindiziato di delitto disposto dal procuratore Giovanni BOMBARDIERI, dal Procuratore Aggiunto Gerardo DOMINIJANNI e dal Sostituto Procuratore Paola DāAMBROSIO per tentato omicidio aggravato.
La donna percorreva questa mattina una via centrale di Reggio Calabria quando la sua auto ĆØ stata prima speronata, a quel punto lāex marito ha aperto lo sportello della vettura e cosparso lāabitacolo di benzina. Un inferno di fuoco che non ha lasciato via di fuga alla donna intrappolata tra le fiamme di un amore malato. Ma Maria Antonietta aveva avuto il coraggio di denunciare. Quella denuncia ĆØ valsa lāarresto dellāuomo e una misura cautelare in carcere attenuata nei mesi successivi dai domiciliari che trascorreva nella sua casa di Ercolano, in Campania.
Scriveva ancora Ciro sul suo profilo sperando in un perdono.Ā “Ć vero ti ho fatto del male e per questo ti chiedo scusa, chiedo perdono non voglio altro che essere perdonato, il mio comportamento ĆØ stato a dir poco deplorevole, ho capito…ho capito che non ho guardato ad un certo punto non ho visto piĆ¹ la bellezza che ti distingueva dagli altri sono diventato ceco di rabbia e gelosia”.
Il 20 gennaio Ciro scrive di aver capito, dichiara pubblicamente di aver compreso di aver ferito la sua donna e di saperla ora finalmente amare. “Invece di sgridarti avrei potuto farti una carezza, invece di darti uno schiaffo avrei potuto abbracciarti, tu lo avresti apprezzato e ti saresti tranquillizzata parlando con me e dicendomi quello che pensavi , avrei reso felice te e sarei stato felice io di ascoltarti…adesso…adesso che so amarti adesso che so come dimostrartelo adesso che saprei renderti felice in tutti i momenti che potevamo passare insieme, io ti ho persa, la mia vera punizione sarĆ questa non quella penale , lāidea di non poterti avere piĆ¹ā accanto mi ha ucciso piĆ¹ā volte e continua a farlo ogni giorno”.