21 settembre 2024

Napoli, sparato dai rapinatori. Esce dalla rianimazione: “Non dormo. Ho gli incubi”

Non è più in pericolo di vita. Ma ci è andato vicino. Fabio, l’ingegnere 32enne di Afragola rimasto ferito nella sparatoria al distributore di via Marina per aver reagito alla rapina, è oggi ricoverato nel reparto di Chirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare. Ha superato il primo intervento. Ora dovrà affrontare una seconda operazione per rimuovere il proiettile dall’arto. “Non dormo più di notte. Mi vengono gli incubi”, ha detto.

Napoli, parla l’ingegnere rimasto ferito: “Non dormo più di notte. Ho gli incubi”

Ha una voce fioca, sotto l’effetto di sedativi. Eppure trova il coraggio di parlare. Nell’intervista rilasciata a Il Mattino, il professionista ha dichiarato che la sua “priorità è tornare a casa, alla normalità”. Fabio ha spiegato che non riesce a dormire. Il trauma di quella sera è una ferita ancora aperta: “Se ci ripenso mi vengono gli incubi. Ora desidero solo lasciarmi alle spalle quanto accaduto sperando che nessun altro debba mai ritrovarsi in una situazione del genere: non è possibile, non si può accettare il fatto che si debba rischiare la vita per uno scooter”.

Il professionista, che in quel momento stava rientrando a casa, ha inoltre chiarito di non aver agito per coraggio, ma per istinto: “Il pensiero principale, quello che ha preso corpo al momento della rapina, riguardava tutti i sacrifici che avevo fatto per comprare lo scooter. Lavoro, sono un ingegnere: in quegli istanti ho visto il rischio che venissero vanificati tutti gli sforzi che avevo fatto“.

Salvato dal benzinaio

L’ingegnere ha ripercorso i momenti vissuti durante la rapina, la colluttazione con i malviventi, gli spari. Non voleva accettare l’atto di prevaricazione, “consegnare lo scooter e con esso la possibilità di raggiungere facilmente la famiglia”. Ad aiutarlo dopo il ferimento, soltanto il benzinaio: “Ho pensato che non ero solo, anche se le automobili passavano e non si fermavano, ma l’uomo di colore che era alla pompa mi ha aiutato e ha subito chiamato i soccorsi, intervento fondamentale per la mia salvezza. A lui dico grazie. Poteva scappare per la paura e non l’ha fatto”. Intanto la fidanzata di Fabio, Emilia, ha pubblicato sui social una lettera in cui racconta l’incubo vissuto subito dopo la sparatoria, mentre era in ospedale pregando che il suo ragazzo si salvasse.

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