19 settembre 2024

Napoli, picchiato con il calcio della pistola al volto dopo incidente stradale

Un giovane è stato brutalmente aggredito e minacciato con una pistola dopo un banale incidente stradale avvenuto a Forcella, quartiere di Napoli, il 14 luglio. L’episodio si è verificato nei pressi di Piazza Calenda, dove il ragazzo viaggiava in auto con la propria compagna.

Napoli, picchiato con il calcio della pistola al volto dopo incidente stradale

Secondo una prima ricostruzione, il veicolo è stato urtato da un motociclo con a bordo due persone, un ragazzo e una ragazza. Dopo essersi fermati per valutare i danni, la ragazza dello scooter ha iniziato a inveire contro l’automobilista. In seguito, il centauro ha colpito il giovane al volto con il calcio della pistola.

La vittima del violento pestaggio, dopo aver sporto denuncia, ha raccontato l’accaduto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli: “Ho subito un’aggressione efferata il 14 luglio in pieno centro, davanti al teatro Trianon. Dopo un incidente stradale, due delinquenti mi hanno aggredito e uno di loro, con una pistola, mi ha spaccato la testa e sono scappati.

Subito ho provveduto a chiamare le forze dell’ordine e l’ambulanza. Dopodiché mi sono rivolto all’ospedale Vecchio Pellegrini per mettere i punti e alla questura per la denuncia di questi due criminali. Tutto è stato registrato dalle telecamere di sicurezza del comune. Mi poteva uccidere! Io sono stanco di questa Napoli criminale, violenta e malfamata”.

Le parole di Borrelli

Il deputato Borrelli ha commentato l’episodio sottolineando la gravità della situazione: “Napoli, essendo una metropoli con un’alta densità abitativa, è una delle maggiori espressioni della cultura della violenza che si è impadronita della società. A differenza di altre città, anche a livello europeo, qui la criminalità è diventata – colpa di Governi ed Istituzioni assenti anche volontariamente – un’endemia, una ‘malattia’ che oggi, per ragioni storico-culturali, è complicatissima da debellare. E la manifestazione più rapida ed immediata della criminalità è, appunto, la violenza che trova modo di sfogarsi in qualsiasi spiraglio. Questi sfoghi comportano delle vittime, spesso innocenti. Quante ancora ce ne dovranno essere?”

Borrelli ha concluso richiamando la necessità di maggiori presidi di polizia e di riforme penali più severe: “Non solo la città, soprattutto in certe zone rosse, va presieduta aumentando il numero di pattuglie di agenti – cosa promessa dal Ministro ma mai attuata – ma occorre modificare i procedimenti penali e prevedere condanne molto più severe anche per quegli episodi considerati di lieve entità. È l’unico modo per estirpare il germe della violenza”.

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