Napoli: minaccia passanti con un coltello, finanziere gli spara

Attimi di terrore a San Giovanni a Teduccio, quartiere di Napoli est, dove un finanziere avrebbe sparato alle gambe un cittadino immigrato, ferendolo.

È accaduto nel primo pomeriggio di oggi, 21 gennaio, in viale 2 giugno.  

Sparatoria a San Giovanni a Teduccio: la dinamica

Ancora tutta da ricostruire la dinamica. Secondo le prime indiscrezioni un immigrato stava minacciando con un coltello e una pistola risultata essere poi arma giocattolo dei passanti. Allarmato dalla situazione, sarebbe poi intervenuto un finanziere che avrebbe esploso un colpo d’arma da fuoco ferendo l’uomo alle gambe.  Sul posto, è intervenuta una pattuglia del 118, il ferito è stato trasportato all’Ospedale del Mare. Qui, avrebbe colpito l’infermiere con un pugno al volto e ha spintonato l’autista, forse nel tentativo di scappare dal Pronto Soccorso temendo l’arrivo delle forze dell’ordine.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’associazione di sanitari “Nessuno tocchi Ippocrate”.

Le dichiarazioni di  “Nessuno tocchi Ippocrate” su FB

“La centrale operativa 118 alle 14.09 viene allertata in Viale 2 Giugno (al confine tra San Giovanni a Teduccio e Barra) per persona attinta da arma da fuoco, sembra in seguito a conflitto a fuoco tra Guardia di Finanza e malviventi. La postazione 118 dell’Annunziata, giunta dopo poco sul posto, carica un ferito e lo trasporta all’Ospedale del Mare. Una volta giunti in pronto soccorso il ferito sferra un pugno in faccia all’infermiere e spintona l’autista slogandogli una spalla!

Secondo le prime ricostruzioni uno straniero percorreva viale 2 giugno armato di pistola e coltello minacciando i passanti (pistola risultata poi giocattolo), un finanziere è intervenuto e vedendosi puntare l’arma addosso ha fatto fuoco e lo ha colpito ad una gamba. Evidentemente per non farsi arrestare una volta giunti in pronto soccorso, l’uomo, ha aggredito il personale sanitario.

‘Nel nostro lavoro si rischia doppiamente la vita, sia per le aggressioni sia per essere i primi ad accorrere sul luogo di una sparatoria, abbiamo bisogno di tutele, di certo non pretendiamo la scorta armata ma almeno tutti i mezzi atti a prevenire questi eventi nonché la tutela legale! Abbiamo paura di andare a lavoro!’“.

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