L’orizzonte azzurro appare nuovamente grigio dopo la sconfitta allo Stadium.La partita con la Juventus manifesta nuovamente tutti i limiti e i dubbi di una stagione nata storta e che non sembra voler trovare la giusta direzione.
Il Napoli esce sconfitto allo Stadium 1-0, decide Gatti nel secondo tempo, 3° ko consecutivo per gli azzurri
Condizione atletica, infortuni, limiti di rosa soprattutto in difesa allontanano sempre più il Napoli dalla corsa scudetto. Gli episodi arbitrali hanno condizionato la sconfitta con l’Inter, ma anche stasera le solite lacune viste soprattutto nella ripresa appaiono difficilmente non analizzabili. Paradossalmente l’impegno con la Juventus allo Stadium poteva subito dare al Napoli un sussulto per cambiare l’inerzia di questa stagione amara
La partita
Buon approccio alla partita del Napoli che si è reso pericoloso per la prima mezz’ora, riuscendo a tenere palla e costruire per lo più sulla catena di destra con l’asse Politano-Di Lorenzo, Kvara non riesce ad entrare in partita anche a causa di una mancanza di supporto e rifornimento di palloni giocabili, sprecando una grandissima occasione, il Napoli riparte in campo aperto con Osimhen che sfida in progressione Bremer e serve il 77 che tutto solo davanti a Szczesny spara alto per lo sgomento dei tifosi azzurri allo Stadium. La Juve fa la sua partita affidandosi alle iniziative solitarie del solito Chiesa.
Il Napoli nella ripresa mostra nuovamente fragilità tattiche ed atletiche così come negli ulitmi 20 minuti di Madrid e domenica con l’Inter. Arretra il barcientro azzurro e al 51′ Cambiaso scodella un ottimo cross per Gatti che svetta più in alto di tutti e batte Meret di testa per il vantaggio bianconero. La difesa e la fase difensiva è fragile e la voce 18 ai gol subiti ne è un indicatore chiaro di questa fragilità. Anche in fase offensiva il Napoli appare non riuscire a reagire e supportare Osimhen nel giusto modo. Mazzarri prova una serie di cambi cercando di dare una scossa alla squadra ma sia Elmas che Raspadori non riescono ad incidere come dovrebbero. Kvara e Osimhen appaiono lontani parenti dei condottieri dello scudetto della scorsa stagione, inutile il gol del nigeriano annullato per fuorigioco. Il Napoli prova un assalto nel finale con la Juve rintanata nella sua area a fare la partita che preferisce, il risultato non cambia più con la Juve che balza momentaneamente in vetta alla classifica, Napoli che con il secondo Ko consecutivo in campionato e il match di domenica tra Roma e Fiorentina faranno scivolera sicuramente fuori dalle prime 4 della classifica.
Terza sconfitta consecutiva
Nella notte del Maradona la differenza con l’Inter è stata netta soprattutto dal punto di vista mentale, i nerazzuri apparivano come una squadra più serena e consapevole dei propri punti di forza. Oggi questa superiorità il Napoli non l’ha subita ed è riuscita ad imporre anche i suoi ritmi alla gara ma ancora una volta la fragilità difensiva è costata carissima al Napoli. La struttura tattica e la solidità della Juventus sono sembrati inossidabili agli attacchi estemporanei del Napoli che non riesce a mostrare più la sua vera identità e l’intensità per reggere i palcoscenici di una grande stagione. Le sconfitte con Real, Inter e Juve indipendentemente dal valore degli avversari mostrano molte similitudini tra di loro, buon primo tempo e fragilità difensive e fisiche nel secondo.
E ora ? -14 dalla vetta e fuori dalla zona champions
Stagione di cui adesso il ritardo dalla vetta dista 14 punti, e la qualificazione agli ottavi di champions è ancora da archiviare anche se basterà pochissimo, ma più che l’aritmetica, perché certamente le partite sono ancora tantissime al Napoli sembra mancare la continuità e la regolarità per permettersi tali traguardi, e soprattutto non riesce a vincere uno partita nei grandi appuntamenti, quindi al momento appare molto più realizzabile la conquista di una ricchissima qualificazione in champions plasmata dal nuovo format dalla prossima stagione anche s