Ricomincia oggi alle 14:30 la nuova avventura di Walter Mazzarri come allenatore del Napoli, tante i dubbi e le curiosità sull’arrivo del tecnico toscano.
Il secondo atto di Mazzarri inizia oggi
È il giorno di Walter Mazzarri, tornato sulla panchina del Napoli dopo dieci anni. L’allenatore toscano ha battuto la concorrenza di Tudor ed è stato scelto dal presidente De Laurentiis per prendere il posto dell’esonerato Garcia. Non ci sarà nessuna presentazione, con il focus rivolto completamente sul campo e sul lavoro da fare per sovvertire gli esiti di una stagione iniziata male. Mazzarri partirà subito forte con sfide ad alto impatto, poiché il Napoli nel prossimo mese sfiderà: Atalanta, Inter, Real e Juventus
Oggi alle 14.30, il primo allenamento al centro sportivo di Castel Volturno e le presentazioni: senza i dodici giocatori convocati dalle nazionali – compresi Di Lorenzo, Kvara e Raspadori – ma con Osimhen, Rrahmani, Natan, Meret, Mario Rui, Simeone e Juan Jesus, uno dei titolari della sua Inter 2013-2014. Un vecchio allievo. Osi sarà invece subito un alleato in più: è fuori per infortunio dalla sosta di ottobre, ma lavora per rientrare già con l’Atalanta
Come giochera il nuovo Napoli di Mazzarri?
Il tecnico ha assicurato di adottare il sistema di Sarri prima e Spalletti poi, con i i loro principi e movimenti: Sarà curioso capire come riuscirà a lavorare con un modulo che per sua scelta non è stato mai oggetto di lavoro. Da capire come riuscirà a lavorare con una difesa a 4 con 2 centrali, considerando che fu uno dei precursori della difesa a 3.
Il nuovo staff di Mazzarri
Il suo vice sarà Nicolò Frustalupi, tra l’altro ex tecnico della Primavera azzurra; il preparatore atletico, invece, il prof Beppe Pondrelli, quest’estate intercettato da turista (un po’ tifoso) a Dimaro, agli allenamenti del Napoli; e Gianluca Grava, il gladiatore della sua difesa a tre, sarà trasferito dal settore giovanile alla prima squadra con il ruolo di collaboratore tecnico. Di quell’epoca, in organico, c’è anche il team manager Peppe Santoro, fedelissimo del nuovo (vecchio) allenatore: si ritroverà in famiglia, insomma