20 settembre 2024

Inceneritore, Micillo: “Non ci sono piĆ¹ alibi”. Il Pd: “Su questa vicenda solo bugie e strumentalizzazioni”

E’ scontro aperto tra Pd e Movimento 5 Stelle. I parlamentari del territorio si fronteggiano a suon di post su facebook per la mancata approvazione dell’emendamento che impediva la costruzione dell’inceneritore sul territorio. A favore Il movimento e Sel, contro tutti gli altri. La polemica perĆ² si apre anche con il partito di Vendola. Il gruppo si scaglia infatti contro il video diramato dai grillini che estrapola le dichiarazioni rese in seduta. Tema del contendere sarebbe la parola pronunciata da un parlamentare, “favorevole”, che messa nel contesto dava l’idea di aprire le strade all’impianto. Il partito ĆØ immediatamente insorto chiedendo l’eliminazione del video. La baruffa perĆ² scoppia soul social network.

 

A chiedere chiarimenti a Salvio Micillo ĆØ Michela Rostan: “Ai fini di una discussione piĆ¹ completa ed intellettualmente onesta, sarebbe opportuno che il Collega Micillo, che non l’ha ancora fatto, pubblicasse il testo dell’articolo da emendare. Pubblicare solo l’emendamento non ha molto senso. Ā L’emendamento era avulso dal contesto normativo. L’articolo 2 parla di un comitato interministeriale che dovrĆ  seguire le bonifiche e non c’entra nulla con la questione inceneritore.Ā  Era giĆ  stato dichiarato inammissibile ma ce lo siamo ritrovati anche a votare. Non c’entrava nulla con l’impianto normativo. La questione inceneritore ĆØ di competenza regionale. Si fa demagogia e si strumentalizza. Io per questa vicenda sto predisponendo un ordine del giorno che impegni il governo a fare un apposito atto contro l’inceneritore. Strumentalizzare un emendamento in questo modo non ĆØ corretto e non ĆØ giusto”.

 

Salvio Micillo intanto scrive un suo post: “Non ci sono piĆ¹ alibi, non si possono piĆ¹ nascondere, i simboli di partito sono la tana in cui consumare affari e clientele. PiĆ¹ che la salute del cittadino potĆØ il business. E non bastano piĆ¹ le parole dette dai palchi o in tv, nei loro comunicati ā€¦”. Poi oggi continua : “Provo a fare chiarezza: da quando la regione ha messo in essere il bando di gara per la costruzione di un inceneritore di Giugliano, il movimento 5 stelle ha fatto di tutto (nelle possibilitĆ  di un gruppo parlamentare di opposizione), per scongiurare questa scelta. Abbiamo presentato allo staff del ministro Orlando, all’assessore Romano, all’ing Carotenuto (commissario per la realizzazione dell’impianto) e in una conferenza al Presidente Caldoro un piano alternativo per quelle “eco”balle. In parlamento oltre ad interpellanze, interrogazioni (strumenti di un Deputato) ho presentato tante volte “emendamenti” (modifiche di un testo) che andassero a scongiurare la costruzione dello stesso, tante volte presentato, pari volte NON ammesso (perchĆØ il governo non ritiene attinente al tema). L’ultimo emendamento presentato nel decreto legge “terra dei fuochi” cosƬ si legge: “e di impedire la costruzione di nuovi inceneritori” ĆØ stato accettato, quindi discusso e votato (m5s e sel favorevoli all’emendamento, il resto del Parlamento contro).
Noi stiamo facendo la NOSTRA parte.

 

Le dichiarazioni piĆ¹ dure sono di Giovanna Palma: “Ancora una volta mi pare che sulla questione dei rifiuti e dell’emergenza ambientale a Giugliano si stia giocando una partita propagandistica, personale, tutta al massacro, costruita su bugie, calunnie, insulti personali, addirittura accuse di corruzione.Ā Non so a chi giovi questo clima. Forse alle ambizioni politiche di qualcuno. Non certo al territorio. Si puĆ² accettare tutto, in politica: il dissenso, i diversi punti di vista, il contrasto aspro, ma non le calunnie e le bugie. Sulle prime, chi ha osato lanciare accuse di corruzione o insulti su varie bacheche, sarĆ  chiamato a risponderne nelle sedi giuste. Sulle seconde, facciamo chiarezza. Ieri, per provare a dire la mia sulla vicenda inceneritore, ho rilasciato una intervista ad un sito web. Purtroppo ĆØ stata tagliata per due terzi e non ĆØ stato reso il mio pensiero. La pubblico integralmente qui: cosƬ chi vuole sapere come la penso, e come mi sono comportata in Parlamento, puĆ² capirlo e regolarsi.Ā Ammesso che lo voglia davvero.

(Di seguito riportiamo l’intervista che l’onorevole ha postato su facebook a cura della redazione del meridiano. n.d.r. )

Domanda: On. Palma, PerchĆ© ĆØ stato bocciato l’emendamento al disegno di legge 1885 A. proposto dai grillini sul divieto di costruire gli inceneritori?

 

Lā€™emendamento era allā€™articolo 2 del decreto; lā€™articolo 2 del decreto attribuisce ad un Comitato interministeriale il compito di individuare azioni di monitoraggio, tutela e bonifica dei terreni campani. Secondo lā€™emendamento questo Comitato avrebbe dovuto anche ā€œimpedire la costruzione di nuovi inceneritoriā€. Una formulazione ambigua, inappropriata allā€™atto normativo, mal collocata, non risolutiva della questione. Un comitato di Ministri individua azioni per impedire la costruzione di nuovi inceneritori in Campania? E come? Con quali mezzi, con quali competenze, con quali poteri? PuĆ² un Comitato di Ministri formulare un piano alternativo dei rifiuti per la Regione Campania, sostituendosi alla Regione, di fatto commissariandola?

 

Domanda: L’onorevole Rostan ha replicato alla domanda di cui sopra dicendo che l’emendamento era avulso dal contesto normativo della legge, visto che l’art. 2 prevede la costituzione di un comitato interministeriale sulle bonifiche. E’ d’accordo con questa spiegazione? Non poteva essere proposto un emendamento sul divieto di costruire inceneritori nella Terra dei Fuochi in commissione Ambiente?

 

Concordo con la collega Rostan. Il presidente Ermete Realacci, noto ambientalista senza alcuna simpatia per gli inceneritori, sostenitore addirittura del progetto ā€œrifiuti zeroā€ ĆØ intervenuto in aula e lā€™ha detto con chiarezza. Basta prendere i resoconti del dibattito. Lā€™emendamento non ĆØ attinente al tema del decreto, dove si parla di roghi e bonifiche, e non di ciclo dei rifiuti, ĆØ formulato in modo ambiguo e, comunque, a mio parere, non avrebbe neppure risolto la questione dellā€™inceneritore di Giugliano. Lā€™emendamento, infatti, parla di un generico divieto di nuovi inceneritori, si presume in Campania, anche se non ĆØ neppure indicata la localizzazione. Ma quello di Giugliano ĆØ un impianto giĆ  bandito, la gara si ĆØ chiusa, si ĆØ giĆ  in valutazione delle proposte. Quindi questo emendamento, anche se fosse stato approvato, entrando in vigore ben dopo la gara, non avrebbe comunque fermato lā€™inceneritore di Giugliano. Anzi, prospettando lā€™ipotesi di un divieto di qualunque altro inceneritore in Campania, paradossalmente avrebbe forse reso poi impossibile fermare quello di Giugliano.

 

A fronte di questa bocciatura, cosa pensa di fare il Pd e i suoi rappresentanti in Parlamento per scongiurare l’arrivo dell’inceneritore a Giugliano?

 

Io penso che il terreno di battaglia, al punto in cui siamo, sia quello regionale. La Regione, che ha emanato il Bando, deve ritirarlo e chiudere quella procedura. Basta rifiuti a Giugliano. Si ĆØ giĆ  dato. Ora tocca ad altri. Questo ĆØ un punto da cui non dobbiamo arretrare. Ma dobbiamo farlo restando uniti, ed evitando di fare, invece, una guerra interna, sul territorio, con il risultato di dividerci e diventare piĆ¹ deboli. Il mio no allā€™inceneritore di Giugliano ĆØ netto e senza tentennamenti. Lā€™ho detto in Aula, e lo ripeto. Ma si deve fare sul serio, non per propaganda.

 

 

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