20 settembre 2024

Imbalsamata viva per errore a 27 anni: morta dopo due giorni di agonia

Ekaterina Fedyaeva, 27 anni, doveva sottoporsi a un semplice intervento di routine nell’ospedale di Ulyanovsk, in Russia, ma i medici per errore le hanno iniettato formaldeide, sostanza usata per imbalsamare i cadaveri. Dopo due giorni di agonia è morta.
Ekaterina si era sposata da poco, e la mamma ha denunciato la struttura sanitaria, come riporta la stampa britannica. Secondo la donna sua figlia è stata uccisa, e nessuno avrebbe provato a rimediare all’errore fatto. “Quando sono andata a trovarla dopo l’operazione aveva dolori lancinanti e vomitava. Poi ha iniziato a tremare come una foglia, l’ho coperta, ma non era freddo: aveva le convulsioni”, ha raccontato la donna.
“Dopo l’intervento – continua la madre – per 14 ore non hanno fatto nulla. Quando sono tornata a parlare con i dottori, loro stavano discutendo del tragico errore, ma nessuno mi ha raccontato cosa era successo. Mi hanno detto che era in coma, che il cuore, i polmoni e il fegato avevano smesso di funzionare ed era attaccata a un polmone artificiale”, ha poi aggiunto. La ragazza è stata poi trasferita a Mosca d’urgenza, ma è morta poco dopo in ospedale. Si indaga per omicidio colposo.

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