L’inchiesta è unica ma i filoni d’indagine sono diversi e anche le accuse per il sindaco Pirozzi e l’ex sindaco Poziello di Giugliano differenti. Tutto ruota intorno alla Teknoservice, la società che per il Comune di Giugliano si occupa della raccolta rifiuti.
Giugliano, inchiesta su appalti Teknoservice: le accuse per Pirozzi e Poziello
Ricostruiamo i fatti. Per Pirozzi, che ieri si è autosospeso dal Pd, l’accusa è di aver compiuto atti contrari ai doveri d’ufficio per avvantaggiare la società Teknoservice. Inadempienze, ritardi per favorire chi si occupa del servizio, ottenendo in cambio delle assunzioni. Due sarebbero quelle poi effettuate.
Per l’ex primo cittadino Poziello, invece, l’accusa è di aver messo in piedi un accordo con il provveditore per le opere pubbliche affinché la gara venisse vinta dalla Teknoservice nel 2020. Per farlo ci sarebbe stato un giro di 300mila euro dati dalla società all’ex sindaco e al provveditore per oliare il sistema. Poziello avrebbe anche chiesto alla ditta di sostenerlo alle elezioni del 2020 nonché assicurato ad alcuni dipendenti l’assunzione dei figli sempre nell’Ati.
Un sistema di mazzette, assunzioni e gare pilotate dove, secondo la Procura di Napoli Nord, si faceva di tutto per “tenersi buoni” i politici di turno. L’inchiesta è molto vasta e articolata tant’è che non riguarda solo Giugliano ma anche Marano. Anche lì sono indagati l’ex sindaco Rodolfo Visconti, l’ex assessore D’Alterio e funzionari del Comune.