21 settembre 2024

Furbetti dell’IVA tra Casoria e area nord di Napoli, scatta il maxi sequestro da 2 milioni di euro

Casoria. Numerose fatture emesse per operazioni inesistenti. Sotto sequestro 14 societĆ , di cui una con sede legale ed amministrativa a Casoria, operante nel settore dei pellami. Sotto chiave anche conti correnti, beni mobili e immobili posseduti dagli indagati.

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord, i finanzieri del Gruppo di Aversa hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 14 societĆ  e dei relativi amministratori, per i reati di fatturazione per operazioni inesistenti, omessa presentazione della dichiarazione, omesso versamento dell’IVA e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti.

Il servizio trae origine da accertamenti amministrativi svolti dall’Agenzia delle Entrate -Direzione Provinciale Napoli I.Ā  Le successive complesse e articolate attivitĆ  investigative, svolte e sviluppate in sinergia tra la locale Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza ed l’UnitĆ  della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno consentito di raccogliere concreti elementi (quali la totale mancanza di personale e i mezzi propri, l’assenza di documentazione contabile) nei confronti di una societĆ , con sede legale ed amministrativa dichiarate in Casoria, operante nel settore dei pellami, che emetteva – per gli anni 2011, 2012 e 2013 – numerose fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 3 milioni di euro.

Il provvedimento di sequestro preventivo per equivalente ĆØ stato esteso pertanto anche alle altre 13 societĆ  e loro amministratori utilizzatrici delle relative fatture che avevano annotato nelle rispettive dichiarazioni dei redditi gli elementi passivi fittizi relativi alle false fatture ricevute. Al termine delle indagini sono state sottoposte a sequestro preventivo, in esecuzione dei provvedimento del GIP, conti correnti, beni mobili e immobili nella disponibilitĆ  degli indagati, per un valore di oltre 2 milioni di euro, pari all’importo complessivo delle imposte evase.

Le misure restrittive reali si inseriscono nel quadro di una piĆ¹ ampia e mirata azione di contrasto all’evasione fiscale condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord con l’ausilio della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate. L’evasione fiscale, infatti, oltre a danneggiare gravemente le finanze dello Stato, altera la leale concorrenza tra le aziende ed impedisce l’equa ripartizione del carico fiscale tra cittadini e imprese.

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