21 settembre 2024

E’ morto Mario Corso, l’inventore della punizione “a foglia morta” della Grande Inter

E’ morto Mario Corso. Lo straordinario mancino della Grande Inter di Herrera. Avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto, era ricoverato da giorni in ospedale.

Una carriera legata al mondo nerazzurro: con l’Inter ha giocato dal 1957 al 1973, prima di trasferirsi al Genoa dove ha chiuso la carriera nel 1975. Un sinistro fenomenale che lo ha fatto entrare di diritto nei grandissimi della storia del nostro calcio, un “poeta”geniale e un po’ indolente, per molti il prototipo del calciatore “atipico”, di difficile collocazione tattica ma con un estro fuori dal comune.

“Il piede sinistro di Dio”” conosciuto da tutti come l’inventore del tiro “a foglia morta”: le sue punizioni partivano piano e prendevano una traiettoria che spesso risultava imparabile. Gol, assist e giocate fenomenali che lo hanno portato a vincere in carriera quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, tutte con la maglia dell’Inter che indosso per 507 volte (95 gol). 31 invece (arricchite da sei reti) le apparizioni con la maglia del Genoa. Conclusa la carriera da calciatore intraprese quella da allenatore, guidando per 30 partite (stagione 1985-1986) anche l’Inter.

Morto Mario Corso: chi è

E’ stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Con la maglia nerazzurra ha collezionato 509 presenze, segnando 94 reti e vincendo quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Dell’Inter è stato anche allenatore nella stagione 1985-1986, subentrando all’esonerato Ilario Castagner e conducendo la squadra al sesto posto finale.

Meno esaltante l’esperienza con la nazionale italiana, con la quale ha collezionato 23 presenze e 4 reti, senza mai prendere parte ad una rassegna continentale o mondiale.

Candidato per tre volte al Pallone d’oro, si è classificato 7º nell’edizione 1964

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