20 settembre 2024

Draghi: “Italia non si volterà dall’altra parte. Raddoppieremo forze aeree in Romania”

“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea”. Così presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in Senato sugli sviluppi della crisi ucraina.

Draghi: “Italia non si volterà dall’altra parte. Raddoppieremo forze aeree in Romania”

“Negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa. Che gli orrori che avevano caratterizzato il Novecento fossero mostruosità irripetibili. Che l’integrazione economica e politica che avevamo perseguito con la creazione dell’Unione Europea ci mettesse a riparo dalla violenza. Che le istituzioni multilaterali create dopo la Seconda Guerra Mondiale fossero destinate a proteggerci per sempre”, ha aggiunto Draghi. “In altre parole, che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici”.

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“L’aggressione – premeditata e immotivata – della Russia verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant’anni, all’annessione dell’Austria, all’occupazione della Cecoslovacchia e all’invasione della Polonia. Non si tratta soltanto di un attacco a un Paese libero e sovrano, ma di un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia e all’ordine internazionale che abbiamo costruito insieme. Come aveva osservato lo storico Robert Kagan, la giungla della storia è tornata. Ora tocca a noi tutti decidere come reagire. L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte”, ha continuato il premier nell’Aula del Senato.

Gli sfollati

“L’Italia è impegnata in prima linea per sostenere l’Ucraina dal punto di vista umanitario e migratorio, in stretto coordinamento con i partner europei e internazionali. La situazione umanitaria nel Paese è sempre più grave”, ha detto detto il Presidente del Consiglio.

“L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari ha stimato in 18 milioni il numero di persone che potrebbe necessitare di aiuti umanitari nei prossimi mesi. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) stima che gli sfollati interni potrebbero raggiungere cifre tra i 6 e i 7,5 milioni e i rifugiati fra i 3 e i 4 milioni. Sono stimate in circa 400.000 le persone che hanno lasciato l’Ucraina, in direzione principalmente dei Paesi vicini”, ha ricordato Draghi.

L’impegno dell’Italia

Il presidente del Consiglio ha quindi illustrato l’impegno militare italiano nella crisi: “Le nostre forze aeree schierate in Romania saranno raddoppiate in modo da garantire copertura continuativa, assieme agli assetti alleati. Sono in stato di pre-allerta ulteriori forze già offerte dai singoli Paesi Membri all’Alleanza: l’Italia è pronta con un primo gruppo di 1.400 militari e un secondo di 2.000 unità”.

“Ringrazio il ministro Guerini e tutte le forze armate per il loro impegno e la loro preparazione. Dopo il ruolo centrale che avete avuto durante la pandemia, l’Italia vi è di nuovo riconoscente”, ha aggiunto Draghi.

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