Sono almeno due le regioni a rischio zona gialla. Il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bolzano. Secondo l’ISS sono le due zone d’Italia dove l’incidenza dei contagi e il numero di posti occupati in terapia intensiva e in degenza ordinaria hanno quasi raggiunto la soglia limite oltre la quale scatta il passaggio in giallo. Torna dunque l’incubo delle restrizioni in occasione della quarta ondata covid e il sottosegretario della Salute, Pierpaolo Sileri, agita lo spauracchio del lockdown per i non vaccinati, sulla falsariga del modello austriaco.
Zona gialla e lockdown per i non vaccinati
Se ne parla in questi giorni anche nei talk show televisivi e nei corridoi di Palazzo Chigi: tutelare chi si è vaccinato e applicare restrizioni più rigide a chi ha rifiutato il vaccino. L’idea lanciata da Sileri è quella di un Green pass rafforzato solo per i vaccinati che consenta l’accesso esclusivo alle attività ricreative, ai bar e ai ristoranti nelle regioni che cambieranno colore passando dal giallo all’arancione.
A spingere in questa direzione sono anche i governatori di molte regioni, tra cui Vincenzo De Luca (Campania) e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia). “Se la situazione dovesse peggiorare nelle prossime settimane, nei prossimi mesi – dice il ministro Mariastella Gelmini, interpellata dall’ANSA – credo che dovremmo tenere in seria considerazione le istanze delle Regioni”.
Contagi in crescita, rischio coprifuoco e zone arancioni a Natale
La crescita dei contagi in Italia è esponenziale. Per la prima volta da maggio ieri il bollettino giornaliero ha fatto registrare più di diecimila nuovi positivi e 72 nuovi decessi. E sono gli ospedali a lanciare i primi segnali di allarme, visto che le terapie intensive sono piene al 6 per cento, mentre le aree mediche segnano un trend in crescita di un punto a settimana attestandosi al 13 per cento. Se i dati non frenano, tra qualche settimana le zone prossime al giallo rischiano di colorarsi poi d’arancione. Significa ritorno del coprifuoco e restrizioni alla libertà di movimento. Da qui l’idea di favorire chi è vaccinato in attesa di premere l’acceleratore sulla somministrazione delle terze dosi.
“Il lockdown per i non vaccinati può essere valutata in zona arancione. Non è la strategia da attuare con i numeri odierni – ha affermato Sileri –. C’è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma questa non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di applicare restrizioni per i non vaccinati. Va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, ma la situazione, è sotto controllo”.