Nella giornata di domani 29 dicembre la riunione del Cts stabilirà le nuove regole sui tempi di quarantena da osservare in caso di contatti con soggetti positivi. La probabilità è che passi dagli attuali 7 a 3 o 5 giorni. Nel frattempo i positivi continuano ad aumentare quotidianamente e la variante Omicron si diffonde in tutto il mondo. Secondo l’Oms nei prossimi mesi la variante sudafricana colpirà oltre 3 miliardi di persone sull’intero pianeta, ovvero quasi il 50% della popolazione mondiale. Mentre la Campania, stando alle ultime ricerche condotte, è la seconda regione in Italia per casi di variante Omicron. Ma torniamo a noi. Come bisogna comportarsi in caso di contatto con un soggetto positivo? Una domanda di grande attualità se pensiamo ai numeri dei contagi di questi giorni. Andiamo con ordine.
Cosa fare in caso di contatto con soggetto positivo?
Dopo aver avuto un contatto stretto con un soggetto positivo occorre subito mettersi in isolamento e comunicare la notizia al proprio medico di base il quale provvederà a contattare l’Asl di riferimento. Da quel momento scattano i protocolli di sorveglianza che obbligano il soggetto interessato ad un periodo di isolamento di 7 giorni lontano da qualsiasi possibile contatto con altre persone. Al termine della quarantena occorrerà sottoporsi al tampone molecolare per capire se il contatto avuto in precedenza abbia provocato l’infezione da Covid. In caso di esito negativo bisognerà trasmettere il tutto all’Asl per il via libera definitivo. La sola differenza coi soggetti non vaccinati riguarda il periodo di quarantena. Come abbiamo avuto modo di sottolineare, per i soggetti vaccinati è di 7 giorni, mentre per i non vaccinati i tempi di isolamento si allungano fino a 10 giorni.