Coronavirus, si rischia davvero un nuovo lockdown? Il ministro della Salute non usa mezzi termini e mette in guardia gli italiani, “Il rischio” di nuove chiusure “c’è, perché il rischio zero purtroppo non esiste”. Lo ha riferito il ministro della salute, intervenuto al Tg5. “Gli italiani in questi mesi sono stati straordinari, hanno avuto comportamenti molto corretti: dobbiamo continuare su questa strada. Se dovessimo renderci conto che c’è bisogno di interventi ancora più duri in alcune aree – ha aggiunto – lo faremo senza tentennamenti”.
Coronavirus in Italia
“Le scuole sono un punto fondamentale, ora dobbiamo riaprirle in piena sicurezza”, ha proseguito il ministro. Quanto all’autunno, “Quest’anno il vaccino anti-influenzale sarà ancora più importante, perché i sintomi sono quelli del Covid e dobbiamo fare una campagna ancora più forte” per l’immunizzazione, ha sottolineato Speranza. “Abbiamo imparato a conoscere” meglio Covid-19, “ma il virus ancora circola, per cui non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia”. A preoccupare è il fatto che, se pure “in Europa e in Italia va meglio, e la curva si è piegata, a livello mondiale non è mai stata così alta. E le connessioni fra i Paesi sono tantissimi”. Non stupiscono, dunque, i focolai legati ai casi importati.
La preoccupazione pare essere diffusa anche tra gli esperti. A lanciare l’ennesimo monito ci pensa Walter Ricciardi, professore di Igiene all’università Cattolica e consigliere di Speranza: “Siamo fra i pochi Paesi al mondo con circolazione ridotta, spiega, ma siamo circondati da aree in crescita. Dobbiamo stare attenti. Non ci vuole molto a tornare a mille contagi al giorno come in Catalogna”. A fargli eco il prof. Galli: “La mia impressione è che, al netto dei casi dall’estero, il virus continui a circolare in Italia in modo significativo, anche se sottotraccia“.