Raffica di annullamenti in Cassazione nel processo contro ras e gregari accusati di far parte del clan Polverino di Marano. La VI sezione della Suprema Corte ha infatti annullato le condanne di appello per associazione, disponendo il rinvio alla Corte d’Appello per un nuovo processo.
Clan Polverino, tutto da rifare per 11 ras: Cassazione annulla la sentenza e rinvia alla Corte d’Appello
Tra i destinatari dell’annullamento con rinvio figurano Salvatore Ruggiero, difeso dagli avvocati Luigi Senese e Antonio Abet, e Nicola Raimondo, assistito dallo stesso Senese insieme ad Andrea Di Lorenzo. I due erano stati condannati in secondo grado a 10 e 8 anni di carcere. Annullate le condanne anche per Alessandro De Luca (difeso da Leopoldo Perone), Vincenzo Polverino (assistito da Alfonso Vozza), nonché reggente dell’organizzazione, Diego Giarra (difeso da Dario Carmine Procentese), Cristofaro Candela e Nicola Langella (difesi dagli avvocati Luca Gili e Valerio Vianello Accorretti), e Valerio Moraca (difeso da Luigi Poziello).
L’indagine, che nel maggio 2020 aveva portato a un maxi-blitz, aveva svelato non solo il giro d’affari criminale della cosca radicata anche nell’hinterland flegreo, ma anche la faida interna con il gruppo Orlando. Nel mirino finirono 16 indagati, accusati non solo di associazione mafiosa, ma anche di traffico di stupefacenti e intestazione fittizia di beni. Dalle indagini emerse anche che prima i Nuvoletta, poi i Polverino e gli Orlando, avevano sostenuto economicamente le famiglie dei killer di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso nel 1985 (condannati all’ergastolo, i due non erano coinvolti nell’inchiesta del 2020).