Chi era Mia Martini: età, vita privata, morte e carriera

Mia Martini è stata una delle cantanti più espressive, dotate, versatili e umane della storia della nostra musica. Un’interprete magnifica, sfortunata per le tante cattiverie che ha dovuto subire, ma sempre in grado di mantenere la sua dignità sul palco e fuori. Andiamo a scoprire insieme alcuni dettagli sulla sua incredibile carriera e la sua tormentata vita privata, per celebrarne la memoria.

Chi era Mia Martini

Domenica Rita Adriana Bertè, da tutti chiamata Mimì, nasce il 20 settembre 1948 a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. Seconda di quattro sorelle, è anche la sorella maggiore della famosa Loredana Bertè.

Mimì mostra fin da piccola uno spiccato interesse per la musica: a 5 anni inizia a studiare pianoforte e a 13 anni è già sul palco di alcune feste di paese e piccoli concorsi.
Nel 1962 approda a Milano, dove conosce il discografico Carlo Alberto Rossi che la lancia come ragazza yè-yè in tv con il nome Mimì Bertè.

Dopo un anno pubblica il suo primo 45 giri ma non riesce a sfodare. Nel 1968 si trasferisce a Roma con la madre e le sorelle: lì conosce Renato Fiacchini, futuro Renato Zero e insieme alla sorella Loredana cerca di guadagnarsi da vivere tra mille difficoltà.

La morte di Mia Martini

Nel 1995 Mia si preparava a partire per una nuova tournée. Già da diversi anni però soffriva di un fibroma all’utero, per il quale non voleva operarsi, avendo paura che la sua voce potesse venirne alterata. Durante alcuni concerti del nuovo tour, venne ricoverata per due volte ad Acireale e Bari in seguito a forti dolori allo stomaco e al braccio sinistro. Il suo entourage non si preoccupò eccessivamente di questi segnali inequivocabili. Pochi giorni dopo, il 14 maggio 1995, dopo giorni di silenzio da parte dell’artista, il manager richiese alle forze dell’ordine di entrare nel suo appartamento a Cardano al Campo, in provincia di Varese.

Il suo corpo venne ritrovato riverso sul letto, in pigiama, con le cuffie nelle orecchie e il braccio direzionato verso il telefono. Aveva esalato l’ultimo respiro già da due giorni, il 12 maggio. L’autopsia indicò come causa della morte un arresto cardiaco dovuto a overdose di cocaina. I suoi funerali si tennero il 15 maggio nella chiesa di San Giuseppe a Busto Arsizio. Vi presenziarono molti colleghi. La salma venne cremata, su volontà del padre, e le ceneri deposte nel cimiterio di Cavaria con Premezzo. Sulla sua morte permane comunque un velo di mistero. Loredana Bertè ha infatti in anni più recenti accusato il padre, rendendo pubbliche le sue violenze su tutte le donne della famiglia e sostenendo che il corpo di Mia, al momento della morte, era ricoperto di lividi, ed era stato cremato con troppa fretta.

La vita privata di Mia Martini

Mia Martini è la seconda di quattro sorelle: Leda Bertè è la maggiore, e dopo Mimì sono nate Loredana e Olivia Bertè. Il padre, Giuseppe Radames Bertè, era un insegnante di greco e latino. La madre, Maria Salvina Dato, maestra elementare appassionata di fisarmonica.

Mimì è il soprannome che l’ha accompagnata per tutta la vita, e che per quel suono scanzonato e leggero fa da contrasto a un’esistenza consumata nelle sabbie mobili di un irrisolto tormento. Il più grande amore di Mia Martini è stato Ivano Fossati, con cui ha avuto una relazione costellata di tensioni e iniziata “su basi sanguinolente e catastrofiche“.

Sai che

  • Mia Martini e Loredana Bertè sono nate lo stesso giorno a tre anni di distanza l’una dall’altra.
  • Nel 1969 Mia fu rinchiusa in carcere a Tempio Pausania, in Sardegna, per essere stata scoperta in possesso di uno spinello in una discoteca. Fu un’esperienza traumatica che la segnò per tutta la vita.
  • Nel corso degli anni Sessanta formò un trio a Roma con la sorella Loredana e Renato Zero.
  • La sua bara venne ricoperta da una bandiera del Napoli. Mia era infatti una grande tifosa della squadra azzurra.
  • Un film su Mia Martini e la sua triste storia, intitolato Io sono Mia e interpretato da Serena Rossi, è stato lanciato nel gennaio del 2019. -Dal 1996 il Premoi della Critica del Festival di Sanremo è intitolato alla memoria di Mia Martini.
  • Tanti artisti hanno dedicato alla cantante calabrese molti tributi nel corso degli anni. Tra questi, oltre alla sorella Loredana e all’amico Renato, anche Enrico Ruggeri e i Negramaro.
  • Quando anche Marco Masini venne etichettato come ‘porta sfortuna’, Mia Martini prese le sue difese, affermando che in Italia vi era una sorta di razzismo verso i cantanti che scrivevano canzoni commerciali e non impegnate o politiche.
  • Mia Martini era alta 1 metro e 65.
  • Su Instagram Mia Martini non ha alcun account ufficiale dedicato alla sua memoria.

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