20 settembre 2024

Cervinara, Giuseppe Cioffi stroncato da un malore: il parrucchiere aveva 39 anni

Muore a soli 39 anni stroncato da un malore. La vittima si chiama Giuseppe Cioffi e aveva appena 39 anni. La tragedia si è consumata a Cervinara, in provincia di Avellino.

Cervinara (Avellino), stroncato da un malore nella notte a 39 anni

Giuseppe era molto noto nella Valle Caudina per la sua attività di parrucchiere, che svolgeva in un negozio nel vicino comune di Rotondi. In tante venivano da lui per “il tocco magico” che gli veniva riconosciuto nel taglio o nella scelta della pettinatura. La sua abitazione si trova nel rione San Pietro di Cervinara. E proprio qui si sarebbe sentito male sotto gli occhi della mamma.

Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre, come riporta Il Caudino, il 39enne ha accusato un malore., probabilmente a seguito di un arresto cardiocircolatorio. La madre della vittima, la signora Anna Manna, ha dato subito l’allarme. Sul posto sono giunti i soccorsi, ma i sanitari del 118 hanno potuto constatare soltanto il suo decesso perché il suo cuore aveva smesso di battere.  La mamma, già vedova, ha visto morire anche suo figlio. Strazio anche per la fidanzata di Giuseppe Rosa, con cui progettava di sposarsi a breve. Le esequie di Cioffi sono state fissate per questa mattina, 5 ottobre, presso la chiesa del Gesù Misericordioso. Una nuova giornata di lutto per la Valle Caudina.

Il cordoglio sui social

Sconforto e incredulità anche nella comunità social di Cervinara e Rotondi dopo la diffusione della notizia. “Aveva uno sguardo che potevi osservare tutta la sua anima splendida che aveva. Riposa in pace caro Giuseppe Cioffi: dall’altra porte della barricata dai la forza alla tua famiglia“, scrive Benito. “In 5 anni sei entrato subito a far parte della mia famiglia siamo diventati colleghi. Ci siamo divertiti, abbiamo trascorse le festività sempre insieme notte e giorno. Sempre insieme. E mia figlia pronunciò proprio il tuo nome due anni fa come sua prima parola. Lasci lo staff subito dopo. E ora???”, si chiede Alessia.

Post correlati

Torna in alto