20 settembre 2024

Caro carburanti, benzinai sulle barricate: scatta sciopero a gennaio

Aumenta il prezzo dei carburanti e i benzinai annunciano protesta contro le decisioni del governo Meloni. ƈ stato indetto, infatti, uno sciopero che durerĆ  due giorni a fine gennaio.Ā 

Caro carburanti, benzinai sulle barricate: due giorni di sciopero a gennaio

“Per porre fine a questa ā€˜ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la veritĆ , le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete ā€“ si legge in una nota Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio ā€“ di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”.

Lo sciopero ĆØ previsto dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 alle 07.00 del 27 gennaio 2023. “Il governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilitĆ  sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati ā€“ si legge nel comunicato ā€“ ƈ stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa. Quindi ĆØ stato dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del governo. Si preannuncia un presidio sotto Montecitorio”.

“Imbroglio mediatico: risponderemo con mobilitazione”

“Vengono beatificati i trafficanti di illegalitĆ  che operano in evasione fiscale e contributiva e che sottraggono all’erario oltre 13 miliardi di euro l’anno ā€“ continuano le associazioni ā€“. L’impressione che la categoria ha tratto da questa vicenda ĆØ quella di un esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilitĆ  politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l’Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l’Agenzia delle Entrate hanno, giĆ  oggi, la conoscenza e la disponibilitĆ  di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull’affidabilitĆ  delle comunicazioni giornaliere rese dalla categoria. E’ un imbroglio mediatico al quale le organizzazioni di categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei gestori”.

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