Camorra, appalti nell’ospedale di Caserta: maxi sequestro a imprenditore vicino ai casalesi

La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di sequestro emesso dal
Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica
di Napoli e del Direttore della DIA, nei confronti di Raffaele Donciglio, un imprenditore edile della provincia di Caserta.

Le indagini svolte dalla DIA sul destinatario dell’odierna misura, delegate dalla Procura della
Repubblica di Napoli, hanno consentito non solo di ricostruire il suo assetto patrimoniale, ma
anche di delineare la sua “pericolosità qualificata”, derivante dai rapporti emersi con il clan
dei casalesi, fazione Zagaria, nel delicato e strategico settore della gestione degli appalti
all’interno dell’Azienda Ospedaliera “S. Anna e S. Sebastiano” di Caserta.

Il sequestro

La relativa inchiesta giudiziaria, per la quale l’interessato era stato condannato nel 2019 dalla
Corte di Appello di Napoli alla pena di sette anni di reclusione, aveva accertato la piena
operatività del citato clan all’interno della struttura sanitaria, facendo emergere una pervasiva
e consolidata rete di connivenze e collusioni venutasi a creare con appartenenti al mondo della
pubblica amministrazione, della politica e dell’imprenditoria, che garantiva il controllo e la
gestione, in regime di assoluto monopolio, degli appalti e degli affidamenti diretti di lavori
all’interno dell’ospedale casertano.

Già tra il 2015 ed il 2020 i beni accertati nella disponibilità di imprenditore venivano raggiunti
dai decreti di sequestro e confisca emessi dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su proposta
del Procuratore della Repubblica di Napoli.

L’odierno decreto di sequestro ha interessato titoli finanziari per un valore complessivo in
oltre 2 milioni di euro, riscontrati all’esito di recente attività investigativa, diretta dalla
Procura della Repubblica di Napoli ed eseguita dalla DIA, nella disponibilità del suddetto
imprenditore ed accumulati nello stesso periodo in cui è documentata la sua adesione al
sodalizio casalese.

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