20 settembre 2024

Caivano in lutto, Salvatore ucciso da muletto sotto gli occhi del figlio: la dinamica

Si chiamava Salvatore Brancaccio l’imprenditore 46enne di Caivano deceduto ieri alle 16 in un’azienda della zona industriale di Pozzilli, in provincia di Isernia. L’amministratore della Errep Tecnologie, ditta specializzata nella lavorazione dei metalli, stava lavorando col figlio all’interno del capannone dell’azienda quando sarebbe rimasto schiacciato da un muletto.

Secondo quanto ricostruito successivamente dai carabinieri intervenuti sul posto, a uccidere Salvatore sono state le palette d’acciaio del mezzo meccanico, che, o perché staccatesi dal muretto, o a seguito di un’errata manovra, l’avrebbero colpito alla testa decapitandolo.

La Procura di Isernia ha nominato un perito per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia. Testimone diretto dell’accaduto il figlio, sotto choc, che ha immediatamente chiamato i sanitari del 118 e i carabinieri di Filignano, che hanno isolato la zona per effettuare i rilievi.  Presumibilmente sarà solo il perito, nominato dalla magistratura, ad accertare l’esatta dinamica dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro nel Nucleo Industriale di Isernia-Venafro. Un errore di chi guidava il muletto, oppure solo una tragica fatalità?

Sul posto, chiamati dallo stesso figlio di Brancaccio, visibilmente sconvolto, sono arrivati per primi i sanitari del 118 di Venafro, poi i Carabinieri di Filignano, che hanno isolato l’area dell’incidente mortale. Immediato è arrivato il messaggio di cordoglio di Stefania Passarelli, presidente del Consorzio Industriale e sindaco di Pozzilli.

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