21 settembre 2024

Aperitivo da 750 euro: clienti si ribellano e presentano denuncia per truffa

Conti salati. Anzi, salatissimi. Nell’estate dei rincari arriva l’ennesima segnalazione di uno scontrino “pazzo” emesso da un noto stabilimento balneare. Questa volta siamo a Fregene, sul litorale romano, dove un aperitivo al tramonto è costato a 21 persone circa 750 euro.

Fregene, 753 euro per un tramonto: scatta l’esposto per truffa

A finire nell’occhio del ciclone è stato il “Singita”, uno dei locali sulla spiaggia più importanti del litorale laziale. Un gruppo di 21 ragazzi si siede ai tavoli per consumare un aperitivo al tramonto. Quando però giunge il conto, restano increduli: 753 euro. Decidono così di chiedere spiegazioni. Ma di fronte al rifiuto dei gestori di ridurre il prezzo finale, optano per la soluzione più drastica: rivolgersi alla giustizia. Presentano dunque un esposto per truffa e raccontano la loro storia a “Il Messaggero”.

Secondo quanto riportato dal quotidiano romano, il gruppo aveva ordinato del vino, pinsa, alcuni spritz, delle pepsi, alcuni cocktail e delle lattine di birra. A infastidire i clienti  è stato in particolare il costo del coperto: 25 euro a persona per il posto a sedere (molti sono rimasti in piedi), per un totale di 525 euro. Le vittime dello scontrino “pazzo” hanno anche contattato l’Associazione Giustitalia, organizzazione che si occupa di far rispettare il Codice del Consumo. Il presidente, il dott. Luigi De Rossi, ha presentato anche una denuncia alle Autorità amministrative competenti per chiedere la revoca della concessione allo stabilimento balneare.

La risposta del locale

I gestori dello stabilimento hanno però replicato alle accuse mosse nei loro confronti. “Offriamo cous cous, gamberi e altre prelibatezze come indicato nel nostro menù – sottolineano dal locale -. I signori che sono venuti, peraltro, hanno chiesto il ‘refill’ e noi abbiamo portato altro cibo senza battere ciglio“. Sarebbe proprio il “refill” ad aver fatto schizzare in alto il conto dell’aperitivo. Il locale tra l’altro mette a disposizione tre opzioni: servizio al bancone, senza costi aggiuntivi; servizio in spiaggia al costo di tre euro; e infine il baldacchino, che è proprio il caso finito sotto accusa nell’episodio contestato.

Post correlati

Torna in alto