20 settembre 2024

Afragola, Raffaele Balsamo ucciso per movente passionale: presunto killer tradito da braccialetto

È stato il braccialetto che aveva al polso, dal quale è stato possibile rilevare il DNA, ad incastrarlo e a consentire agli inquirenti di risolvere, dopo un anno, l’omicidio di Raffaele Balsamo, il 38enne ucciso sull’uscio di casa ad Afragola. Ad essere colpito da una misura cautelare in carcere un uomo di 48 anni, originario di Cardito, già detenuto per un altro procedimento.

Afragola, Raffaele Balsamo ucciso per movente passionale: presunto killer tradito da braccialetto

I fatti risalgono al 1 giugno 2022, quando il presunto assassino si recò a casa della vittima, ristretta ai domiciliari per una rapina che aveva commesso, per chiedere conto di alcuni comportamenti messi in atto contro la compagna di Balsamo, con cui il 48enne era stato legato sentimentalmente in passato. Dalle parole i due sarebbero passati ai fatti,  azzuffandosi nel cortile di casa, come viene documentato dalle telecamere di videosorveglianza.

E gli stessi occhi elettronici immortalano, a distanza di 13 minuti dalla colluttazione, un veicolo – del tutto compatibile con quello in uso all’indagato – mentre fa ritorno presso l’abitazione della vittima, poi uccisa a colpi di pistola. 

La presenza sul posto del 48enne, sia al momento della lite che all’atto dell’esplosione dei proiettili, trova ulteriore conferma nelle risultanze dei tabulati telefonici acquisiti dagli investigatori. Fondamentale per le indagini l’analisi degli oggetti sequestrati all’interno della corte condominiale, eseguito dal personale specializzato del RIS di Roma, in particolare di un braccialetto che presentava due lettere incise intervallate da un cuore. Grazie all’accessorio è stato possibile rilevare il Dna dell’indagato. L’arresto è stato eseguito, questa mattina, dai Carabinieri della Compagnia di Casoria, su ordine del gip di Napoli.

Sono in corso accertamenti tesi a chiarire la posizione di un altro soggetto, identificato, presente sul posto al momento della zuffa e ripreso dalle telecamere, nonché accertamenti volti a comprendere dove fosse custodita l’arma utilizzata per il delitto.

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