“Ti chiedo scusa amico mio, non avevo intenzione di farti del male”: così si conclude così la lettera che il tredicenne che ieri ha colpito con un coltello il compagno di scuola ha scritto al Mattino.
“Dopo aver letto i vari articoli pubblicati sono disperato”, spiega, “e mi rivolgo a voi per far sapere la verità. Sono io il tredicenne che ha trovato per caso il coltellino fuori scuola, e per gioco, lo ho provato prima su di me e ho detto “guarda come punge” e poi al mio compagno ho ripetuto: “punge proprio””.
Il ragazzino racconta cosa è successo lunedì in classe, spiegando: “Io stavo scherzando non avevo intenzione di fargli del male. Quando ho capito che gli ho fatto male gli ho chiesto scusa e gli ho dato un bacio sulla guancia. Dopo ho preso due o tre fazzoletti per aiutarlo. Lo so che ho sbagliato, anche solo il gesto non si dovrebbe fare. Eravamo in classe seduti vicino, non credevo che una cosa come questa portasse a tutto ciò. Stavo seduto accanto al mio amico, non avevamo litigato, anzi stavamo “pariando”. Lui in principio non si è nemmeno arrabbiato, ha smesso di parlarmi solo quando sono arrivati i suoi genitori.”