20 settembre 2024

Pirozzi: “Il Comune fece gestire il mercato alla Comer, negli uffici si facevano riunioni di camorra”

Un apparato medievale, un esempio calzante durante la conferenza stampa di questa mattina  che ha evidenziato i particolari dell’operazione della direzione investigativa antimafia. Tangenti sui bancali di frutta, sulle pedane, sul trasporto. Fiumi di denaro in ogni attività che andavano a rimpinguare le casse del clan. A capo di tutto c’era Patrizio Picardi. In un primo momento suo braccio operativo era Salvatore D’Alterio, poi a causa di alcuni ammanchi di cassa il testimone è passato a Raffaele Palma altro suo fedelissimo. I procuratori e gli investigatori hanno inoltre sottolineato l’importanza e la furbizia del metodo Mallardo, ovvero dedicarsi ad attività illecite che hanno pene minori ma guadagni quanto le partite di droga.

 

A sconvolgere è ancora l’assiduo intreccio tra attività all’apparenza legali ma nel loro animo marce. A raccontare una delle tante vicende di criminalità è Giuliano Pirozzi che spiega come Salvatore D’Alterio aveva ottenuto una convenzione attraverso la quale fu assegnata alla COMER la gestione amministrativa del mercato di Giugliano. “Di conseguenza – racconta il pentito – Salvatore D’Alterio, ha una sua stanza/postazione presso il mercato ortofrutticolo di Giugliano. In realtà, quella sede, anziché essere utilizzata quale sede amministrativa della Comer viene utilizzata come sede di riunioni camorristiche a cui partecipano diversi affiliati del clan tra cui patrizio Picardi, Biagio Micillo, Gennaro Catuogno, Michele Di Biase, Sossio Capasso che vengono ricevuti proprio da Salvatore D’Alterio”.

 

Post correlati

Torna in alto