21 settembre 2024

Gragnano. Nicholas era stato giĆ  minacciato: ucciso dai due solo per uno “sgarro”

Gragnano.Ā Aveva subito minacce di morte da uno dei due giovani sottoposti a fermo, Nicholas Di Martino, il giovane di 17 anni e mezzo accoltellato a morte la notte di lunedƬ scorso a Gragnano.

Nicholas era stato minacciato

Ieri mattina la svolta nelle indagini. Con lā€™esecuzione di due ordini di fermo a carico dei presunti assassini, finiscono inĀ cella Ciro Di Lauro (21 anni), e Maurizio Apicella (20 anni, precedenti per furto, stupefacenti, lesioni e armi).

I due sono stati incastrati dalle immagini ricavate dalle telecamere di videosorveglianza installate lungo il corso principale di Gragnano. DecisivoĀ il riconoscimento effettuato da Langellotti, che non ha avuto dubbi a ricostruire ruoli e dinamica dellā€™aggressione.

L’aggressione

E’ ancora poco chiaro il movente dell’aggressione. Da rapporti pacifici intrattenuti dai tre ragazzi si passa improvvisamente ad una forte ostilitĆ . A raccontare le preoccupazioni del giovane Nicholas ĆØ sua zia. “Da tempo mio nipote mi aveva confidato che si sentiva al centro di sguardi minacciosi da parte di Apicella e di un altro soggetto appartenente allo stesso gruppo”, dice la donna al Mattino.

Poi si arriva a domenica pomeriggio, quando Nicholas riceve “esplicite minacce di morte da parte di Apicella”. Ma cosa ha spinto Apicella a minacciare il 17enne? Secondo la zia, Nicholas avrebbe invaso arbitrariamente il territorio, dando non poco fastidio al 20enne: “IlĀ comportamento dellā€™Apicella sarebbe conseguente ad una invasione territoriale da parte di mio nipote”.

Ma non ĆØ un caso che gli inquirentiĀ fanno riferimento a una sorta di “sgarro” alla base dell’omicidio. Intanto, il commissariato di Castellammare di Stabia e la squadra mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini non escludono alcuna ipotesi.

Indagini sul clan Di Martino

Ora le indagini si concentrano sul clan di Leonardo Di Martino e sui suoi figli, a partire da Antonio, latitante dal dicembre del 2018. Nicholas non aveva precedenti penali, ma era nipote di Nicola Carfora ā€˜o fuoco, in passato legato al boss Mario Umberto Imparato. Carfora risultĆ² essere uno dei protagonisti della cosiddetta strage delle Terme stabiane avvenuta il 21 aprile del 1989, nel corso della quale venne ucciso Vincenzo Dā€™Alessandro, fratello del boss Michele, assieme ad alcuni uomini della sua scorta. Trentā€™anni dopo, il clan Di Martino torna al centro della cronaca per una questione di “sconfinamento”.

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