21 settembre 2024

Elezioni, il governo verso l’election day: c’è la data

Si va verso l’election day il 20 settembre. E’ quanto si apprende dalla riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.

Election day

Stessa data, quindi, per le elezioni regionali ma anche per indire le comunali e il referendum sul taglio dei parlamentari.

Per il cosiddetto election day quella del “20 settembre è una data assurda”, poiché non c’è “nessun accordo tra Governo e Regioni”: lo affermano in una nota il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e il vicepresidente Giovanni Toti.

Le Regioni: “Data assurda”

“Leggiamo le dichiarazioni del rappresentante del Governo che parla di accordo tra esecutivo e Regioni sulla data del voto il 20 settembre, ma in realtà – avvertono Bonaccini e Toti – non c’è stato alcun accordo formale. Cinque delle sei Regioni chiamate alle urne avevano indicato ufficialmente altre date: il 26 luglio, il 6 settembre o al massimo il 13 settembre”.

Poi, aggiungono, “il 20 settembre è una data che non era ricompresa tra quelle indicate, che peraltro impedisce la riapertura di un anno scolastico, già di per sé molto difficile. Inoltre si tratta di una data a ridosso di ottobre, mese nel quale, stando alle relazioni del Comitato tecnico-scientifico del Governo, potrebbe riproporsi il Covid”.

La data del 20 settembre, osservano ancora Bonaccini e Toti, “cade ben quattro mesi dopo la scadenza naturale delle legislature regionali”, così “mentre i cittadini stanno ormai tornando a una vita normale, agli stessi viene impedito per 4 mesi di votare. La decisione del Governo va contro ogni pronunciamento delle Regioni su una loro specifica competenza. Chiediamo una riunione urgente della Conferenza Stato-Regioni per ripristinare un leale dialogo tra le istituzioni su un tema così delicato”, concludono.

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