20 settembre 2024

Campania, il picco dei contagi non c’è stato: a giugno solo 5 casi al giorno

Si può dire che in Campania il picco dei contagi non c’è stato. Sulla scorta dei dati dei mesi precedenti, la diffusione del virus ha subìto un forte rallentamento.

Campania, a giugno solo 5 casi al giorno

I tamponi positivi in Campania si attestano tra i dieci e i venti al giorno. Appena nove, il 13 maggio; quindici, il 14 maggio; quattordici, il 15; insomma, senza picchi preoccupanti fino a ieri.

E forse a giugno i positivi potrebbero ridursi ulteriormente. “A inizio giugno la media attesa è di cinque nuove diagnosi al giorno“, anticipa al Mattino Alessandro Perrella, dirigente medico del Cardarelli e componente dell’unità di crisi sul Coronavirus istituita dalla Regione.

Inoltre, secondo Perrella, è impossibile, senza vaccino, scendere comunque a zero e resta decisivo rispettare le misure disposte per ridurre il rischio. A Napoli si contano il 20 per cento delle infezioni sul totale, nell’hinterland partenopeo sono poco meno del 35, in Irpinia l’11, nel Sannio il 4, a Caserta e dintorni il 9, nel Salernitano il 14.

Occorre dunque fare attenzione a oggetti toccati dagli altri, lavare spesso le mani e non portarle alla bocca, al naso e agli occhi, e continuare a evitare assembramenti e a indossare la mascherina. Ulteriori disposizioni riguardano le strutture sanitarie, dove è più alto il pericolo che un paziente con la febbre, non intercettato per tempo, possa creare focolai.

Per questo, l’Asl Napoli 1 Centro vuole chiudere i reparti Covid nei presidi chiamati a riprendere l’attività ordinaria con un preciso protocollo che prevede, ad esempio, la misurazione della temperatura prima delle visite ambulatoriali e il tampone tre giorni prima dei ricoveri programmati.

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Il lavoro delle Asl

Tra gli obiettivi del piano regionale c’è quello di aumentare i tamponi per il personale sanitario entro il 31 maggio. “Come Asl, stiamo lavorando per realizzare sul territorio quanto previsto dal piano regionale per lo screening di sorveglianza sanitaria Covid-19”, dice il manager Ciro Verdoliva al Mattino.

Più test per i pazienti che manifestano i sintomi e per quanti sono venuti in contatto con i “positivi” e i loro familiari. Il 27 maggio iniziano i testi sierologici, 150mila a Napoli e nelle altre province, per individuare asintomatici e immuni, quelli cioè che hanno contratto la malattia senza nemmeno accorgersene e hanno sviluppato gli anticorpi.

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