20 settembre 2024

Silvia Romano finalmente libera, oggi alle 14 il rientro a Roma

Silvia Romano, liberata dopo 18 mesi di prigionia, è attesa nel primo pomeriggio in Italia. Il suo arrivo a Ciampino è previsto per le 14, poi sarà ascoltata dai pm di Roma. Ad attenderla all’aeroporto ci sarà anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. La 25enne volontaria italiana è stata liberata a 30 chilometri da Mogadiscio, un’operazione avvenuta in una zona in condizioni estreme perché colpita negli ultimi giorni dalle alluvioni. “Sono stata forte e ho resistito”, sono state le sue prime parole dopo essere stata liberata.

La trattativa

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la liberazione di Silvia Romano è arrivata la notte di venerdì, 8 maggio, dopo una lunga operazione dell’intelligence italiana guidata dal generale Luciano Carta, che ha collaborato con i colleghi somali ma anche con gli 007 turchi. A metà gennaio la prova in video, decisiva, che la ragazza era ancora in vita. Da qui è partita la fase finale della trattativa per il rilascio, durata oltre tre mesi e mezzo, con il gruppo fondamentalista di Al Shabaab, a cui Silvia Romano era stata ceduta dal gruppo kenyota che l’aveva rapita nel novembre 2018.

Il rapimento di Silvia Romano

Un gruppo di 8 uomini armati, appartenenti a una banda locale, aveva fatto irruzione nell’ufficio dell’organizzazione per cui la ragazza lavorava. La polizia kenyota aveva spiegato che nell’attacco gli aggressori avevano “sparato indiscriminatamente” ferendo cinque persone. Silvia era stata portata via senza cellulare e passaporto su una moto, verso una zona boschiva nei pressi del fiume Tana. Tre dei responsabili del blitz erano stati arrestati e dalle indagini, portate avanti in Italia dalla Procura di Roma, era in effetti emerso che la ragazza potesse essere stata trasferita in Somalia subito dopo il sequestro: un trasferimento lampo organizzato da un gruppo islamista legato al Al-Shabaab che aveva fornito alla banda di criminali comuni kenyoti, autori materiali del sequestro. Poi, da novembre 2019, non era trapelato più nulla. Fino all’annuncio di Conte.

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