Consegna delle chiavi dei propri negozi al sindaco. E’ quanto accaduto ad Ercolano, dove ieri mattina un gruppo di barbieri si รจ presentato al Comune in segno di protesta. Sono centinaia in tutta la Campania i parrucchieri e gli estetisti messi in ginocchio dal prolungamento dei divieti del Governo Conte.
Ercolano, chiavi al sindaco: i barbieri in protesta
L’ultimo decreto ministeriale prevede una riapertura per i saloni di bellezza e le barberie soltanto a partire dal 1 giugno. Ma per i dipendenti del settore รจ troppo. Un altro mese senza alcuna forma di guadagno equivale al rischio di chiusura definitiva. I 600 euro erogati a titolo di bonus sono appena sufficienti a coprire le spese alimentari. Restano le utenze e gli affitti dei locali da pagare. Senza entrare, diventa dura.
ยซSiamo stati i primi a chiudere e saremo gli utlimi ad aprire – gridano in coro – Perchรจ sugli autobus si puรฒ salire in tanti e nei nostri negozi non puรฒ entrare una persona per volta con tutte le protezioni del caso?ยป.
E cosรฌ a Ercolano i barbieri hanno inventato questa forma di protesta. La consegna – simbolica – delle chiavi nelle mani de sindaco.ย Tra le richieste dei parrucchieri, lโapertura anticipata dei saloni, il contrasto allโabusivismo e l’ottenimento di contributi comunali per supportare le attivitร commerciali. I parrucchieri, tra lโaltro, sono preoccupati per i danni che la chiusura sta creando al settore e per questo sollecitano al piรน presto la riapertura.
Il sindaco Ciro Buonajuto si dice dalla parte dei parrucchieri:โDopo oltre due mesi di chiusura, imporre a queste attivitร di riprendere a lavorare tra piรน di un mese รจ ingiusto e insostenibile per delle imprese spesso monofamiliari che hanno nei loro negozi lโunica fonte di redditoโ. Buonajuto si dice inoltre pronto a rappresentarli poichรฉ in Campania cโรจ un basso numero di contagi rispetto ad altre regioni ragion per cui a suo avviso andrebbero riviste โmodalitร e tempistiche per la riapertura di queste attivitร . Si possono e si devono considerare tutte le possibilitร per consentire ai saloni di riaprire, seppur rispettando rigide misure di sicurezza tese al contenimento del contagioโ.
Boom di abusivi
La chiusura forzata dei locali, tra l’altro, incentiva il fenomeno dell’abusivismo e dei barbieri a domicilio. “Ce ne sono giร centinaia – spiega Bonajuto – nonostante lโopera di contrasto delle Forze dellโOrdine, continuano a girare per le case creando un danno allโeconomia legale e, soprattutto, un enorme rischio di carattere sanitarioโ. Il sindaco di Ercolano conclude dicendo che presto scriverร al Governo e alla Regione per chiedere la riapertura delle suddette attivitร secondo le norme di sicurezza sanitaria.