21 settembre 2024

Notre Dame, corsa alle donazioni: in campo i big del lusso, quanto hanno donato

“Noi tutti insieme salveremo questa cattedrale, il progetto comincerà già domani. Ci sarà una raccolta fondi, lanceremo un appello ai più grandi talenti. Ricostruiremo Notre Dame perché la nostra storia lo merita”, ha promesso Emmanuel Macron in un discorso andato in onda ieri sera in Tv. Un messaggio di speranza, che invita i cittadini francesi a non angosciarsi, ma di ripartire più forti che mai.

La risposta dei concittadini non si è fatta attendere. Il gruppo del lusso Lvmh ha annunciato una “donazione” di 200 milioni di euro al fondo dedicato alla ricostruzione della Cattedrale.

“La famiglia Arnault (proprietaria del gruppo che controlla tra gli altri Fendi e Bulgari, ndr) e il gruppo Lvmh, in solidarietà con questa tragedia nazionale, si uniscono alla ricostruzione di questa straordinaria cattedrale, simbolo della Francia, del suo patrimonio e della sua unità”, scrivono in una dichiarazione inviata all’Afp.

La famiglia Pinault, a capo di Kering, il gigante del lusso che controlla tra gli altri Gucci e Balenciaga, ha risposto all’appello e ha annunciato la donazione di 100 milioni di euro.

L’Ile de France, la regione di Parigi, ha intanto stanziato 10 milioni di euro. Ma la solidarietà arriva anche dagli Stati Uniti: la French Heritage Society, un’organizzazione che ha sede a New York, dedita proprio alla conservazione dei tesori architettonici e culturali francesi, ha lanciato una pagina web di raccolta fondi. E già lunedì sulla piattaforma di crowdfunding Go Fund Me sono state create in tutto il mondo più di 50 pagine raccogliere donazioni.

 

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